Cronaca / Circondario
Lunedì 24 Agosto 2015
Bianchimano al Milan
Affare (quasi) concluso
La punta dell’Olginatese ha convinto Mihajlovic, Ora a Fabio Corti serve un sostituto
LECCO
Dopo quasi un mese di preparazione e a meno di due settimane dall’esordio in campionato, la situazione in casa Olginatese ruota attorno a un solo nome: Andrea Bianchimano.
Il suo passaggio al Milan sarebbe tanto clamoroso quanto (pare) imminente. La settimana di prova con il gruppo di Sinisa Mihajlovic ha convinto i dirigenti rossoneri a intavolare una trattativa con la società di via dell’Industria, tanto che le firme sono attese già entro la fine di questa settimana.
La partenza di Bianchimano sarebbe per l’Olginatese un sacrificio tanto doveroso - nei confronti del ragazzo - quanto doloroso. Per Fabio Corti il giovane attaccante è un titolare fisso. Non a caso è stato proprio lui a lanciarlo lo scorso anno in serie D, schierandolo titolare fin dalla sua prima partita sulla panchina bianconera. Inoltre la sua presenza nella formazione titolare occupa una delle quattro caselle riservate ai giovani, dato da non sottovalutare.
La sua partenza avrebbe due conseguenze: un accorgimento importante sulla formazione titolare e la ricerca di un sostituto sul mercato. Su questo secondo fronte, la notizia è che i dirigenti bianconeri avrebbero già in mano il suo successore, ma che non si tratterebbe di un altro giovane bensì di un giocatore d’esperienza, la cui identità è al momento top secret.
Sempre sul fronte mercato si lavora per completare la rosa con gli ultimi innesti, ovvero un difensore centrale e un centrocampista. Sul secondo fronte sembra ormai aver superato la prova il giovane Riccardo Palmieri (classe 1995), che da ormai due settimane si allena con il gruppo di Fabio Corti. Il discorso difensore ruota invece in questo momento intorno al nome di Luca Garofoli, difensore del ’97 cresciuto nel vivaio del Milan che, dopo esser stato scartato dal Como, da alcuni giorni è in prova a Olginate.
Per quanto riguarda invece il campo, le prime amichevoli hanno fornito un bilancio positivo. La sterilità offensiva dimostrata nelle prime quattro gare con zero gol segnati - ma bilanciata dalla solidità difensiva e in parte giustificata dalle assenze nel reparto offensivo - è stata riscattata dalle ottime prove contro Como e Novara e dalle due reti realizzate a Seregno.
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