Barista picchiata, in carcere il marito

Calolziocorte La donna era stata malmenata all’interno del bar Cristal

Mercoledì aveva aggredito la moglie di 38 anni che stava lavorando dietro al bancone del bar Cristal in via Galli, a Calolziocorte. Adesso si trova nelle patrie galere.

Su disposizione della procura della Repubblica, l’uomo di 45 anni è stato infatti prelevato dai carabinieri dalla sua abitazione, sempre Calolziocorte e portato in carcere, dove resterà in custodia, essendo stato fermato per lesioni personali aggravati e maltrattamenti contro famigliari e conviventi.

L’allarme nella zona del bar Cristal era scattato mercoledì mezzogiorno quando, su richiesta di alcuni clienti, nel locale che si trova giusto di fronte alla stazione ferroviaria era stata inviata un’ambulanza e un’auto medica.

Le prime informazioni parlavano di una donna a terra dopo che una persona, dopo essere entrata nel bar, l’aveva malmenata sino a farle perdere i sensi.

Mentre la barista, originaria di un Paese dell’Est Europa, riceveva le prime cure, era emerso che a metterle le mani addosso con violenza era stato il marito, un connazionale.

Dopo averne stabilizzato le condizioni, i sanitari avevano caricato la ferita su un’autolettiga e l’avevano trasportata al pronto soccorso di Lecco in codice giallo.

Una volta giunta al Manzoni, la donna era stata visitata e le sue condizioni si erano rivelate più serie rispetto a quelle ipotizzate all’inizio: era stata infatti ricoverata in prognosi riservata per le varie lesioni subite all’apparato muscolo-scheletrico.

Ascoltando i testimoni, i carabinieri erano poi riusciti a ricostruire quello che era accaduto, individuando infine l’aggressore: ovvero il marito. L’uomo era stato convocato in caserma e ascoltato già nel pomeriggio. Dopo aver vagliato la sua testimonianza e da quella di altri, i militari avevano concluso che alla base dell’aggressione c’erano motivi di gelosia.

Il fascicolo era stato così consegnato al pubblico ministero Chiara Stoppioni del tribunale di Lecco che in seguito ha chiesto ai carabinieri di sottoporre il marito a fermo, essendo indiziato per lesioni personali aggravate e maltrattamenti contro familiari e conviventi. Portato in carcere, il calolziese dovrà ora aspettare dietro alle sbarre che si apra il processo a suo carico.

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