Annone, processo sul crollo del ponte

«Giustizia per Bertini, non vendetta»

L’avvocato Giancola rappresenta la vedova del professore di Civate morto nella tragedia- «Nessuna proposta di risarcimento è stata ancora avanzata, anche se non cancellerà mai il dolore della famiglia»

Annone

«Il professor Di Prisco è stato molto esaustivo, chiarendo quelle che – a suo giudizio – sono le responsabilità nel crollo del ponte di Annone che ha causato la morte del marito della mia assistita. La sua testimonianza in aula ha retto, sottolineando le conclusioni a cui era giunto nella sua consulenza tecnica. La prossima udienza sarà dedicata agli altri consulenti di parte, ma credo che sarà difficile demolire l’impianto accusatorio a cui si è giunti. Il professor Claudio Bertini ha perso la vita per una concatenazione di cause che, non ho dubbi, sono state ampiamente provate».

L’avvocato Biagio Giancola del Foro di Como rappresenta, nel processo in atto in Tribunale a Lecco, davanti al presidente della sezione penale Enrico Manzi in ruolo monocratico, una delle parti civili, sicuramente quella più “danneggiata”: Augusta Brusadelli, la vedova dall’ex docente di educazione fisica Claudio Bertini, perito nella tragedia avvenuta lungo la statale 36 il 28 ottobre 2016. E la figlia Valeria.

«Nessun risarcimento, a quasi cinque anni di distanza – precisa Giancola -. Solo di recente si è fatta viva l’assicurazione di Anas, chiamata in giudizio anche come responsabile civile con l’avvocato Sergio Sartori del Foro di Lecco. Ma non è ancora stato definito alcunché».

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