Cronaca / Circondario
Giovedì 01 Novembre 2018
Annone, il nuovo ponte
aperto dal 2 marzo
Vertice Anas Questa la data comunicata ieri ai sindaci: brutte notizie invece per il cavalcavia di Isella. Qui i lavori non potranno iniziare prima della prossima primavera, con il nuovo viadotto pronto nel 2020
Non inizierà prima del prossimo marzo la ricostruzione del ponte di Isella sulla statale 36: il vertice che si è svolto con Anas ha portato notizie buone soltanto ad Annone, dove il 2 marzo è la data comunicata, di consegna del ponte finito (salvo che il maltempo ci metta lo zampino).
Erano presenti il direttore centrale di Anas, Ugo Dibennardo, il coordinatore dell’area Dino Vurro, il responsabile dell’area Marco Bosio e, per l’impresa “Co.e.St”, il direttore dei lavori, Giuseppe Zanframundo. Tra gli amministratori locali c’erano il sindaco Patrizio Sidoti, di Annone, che rappresentava anche il collega di Cesana, il sindaco di Civate, Baldassare Mauri e il vicesindaco di Siello, Giacomo Valsecchi.
La campata unica in acciaio
Ha commentato Mauri: «Siamo soddisfatti che i tempi dell’assegnazione dell’appalto saranno, dunque, sicuramente più brevi di quanto inizialmente prospettato, quando cioè si era parlato di concludere la gara “entro l’anno”. Tuttavia, la sostanza non cambia, visto che Anas non ritiene opportuno che le opere inizino nei mesi più freddi dell’anno, per ragioni tecniche legate al gelo e alle conseguenze sugli scavi e i materiali».
Ad Annone, invece, l’inverno non fa evidentemente paura: «A noi è stato garantito – riferisce il vicesindaco di Suello – che i lavori proseguiranno a pieno ritmo, sabati inclusi, fino alla conclusione, prevista appunto per il 2 marzo. L’ultimo atto sarà la spettacolare installazione della campata unica in acciaio “Cort-Ten”, che verrà saldata e assemblata sul posto. La strada statale dovrà essere chiusa allora per una notte e una giornata, o forse solo mezza, in quanto una parte dell’intervento dovrà essere eseguita con la luce del giorno. La campata verrà sollevata e posizionata da gru».
Nessuna compensazione
Tutto questo si potrà vedere a Civate non prima di marzo 2020, dati i tempi stabiliti da Anas. Dunque, gli abitanti di Isella si dovranno rassegnare a un altro inverno semi isolati dal resto della viabilità, almeno provenendo da Lecco: da novembre del 2016 – quando il cavalcavia è stato dichiarato inagibile – le 80 famiglie sono costrette a passare proprio da Suello, per poter rincasare, percorrendo verso Milano, e poi di nuovo verso Lecco, un tratto di superstrada. L’impegno del Comune di riconoscere loro una compensazione non ha avuto seguito, «non essendo stata trovata una idonea forma», secondo quanto già chiarito dal sindaco. Il cavalcavia continua a rappresentare inoltre una minaccia potenziale per le migliaia di automobilisti che transitano ogni giorno sotto di esso, sulla statale 36, come più volte denunciato dal parlamentare del Pd Gianmario Fragomeli.
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