Cronaca / Circondario
Mercoledì 08 Marzo 2017
Altro incendio nel canneto
Si indaga sull’origine dolosa
OlginateLe fiamme sono divampate martedì sera e si sono sviluppate
ai bordi della strada Alzaia. Il sospetto è che sia stato appiccato di proposito
Hanno distrutto una porzione di canneto, le fiamme che martedì sera si sono sviluppate ai bordi della strada Alzaia che costeggia il fiume. Esattamente come poco più di due anni fa, un rogo ha messo in pericolo la vegetazione e soprattutto il prezioso canneto.
Fortunatamente l’incendio che si stava velocemente propagando, è stato subito circoscritto. Ora però si sospetta fortemente che sia stato appiccato di proposito. Proprio come era successo anche l’altra volta.
Ed è proprio in questa direzione che si concentrano gli accertamenti ancora in corso. Sospetti pesanti, ma come ha riferito ieri il sindaco Marco Passoni, si attende il verbale con la relazione eseguita dai Vigili del fuoco, per poter fare più chiarezza.
I fatti risalgono alla serata di martedì. Erano circa le 21 quando è scattato l’allarme.
Qualcuno ha notato le fiamme levarsi alte nel cielo, provenire dal lungo fiume, a due passi dagli impianti sportivi comunali di via Campagnola. Subito sul posto sono giunti i mezzi e i volontari del distaccamento dei Vigili del fuoco di Valmadrera. Anche il primo cittadino ha raggiunto la strada Alzaia, passando dal palazzetto dello sport “Iginio e Maria Ravasio” per accertarsi della situazione in corso e sincerarsi che non ci fossero persone coinvolte nell’incendio. Sul posto sono giunti anche diversi residenti, preoccupati per l’accaduto.
L’incendio ha interessato parte della boscaglia e del canneto che, come detto si trovano sul lungo fiume.
Si sono levate fiamme altissime, ma grazie al lavoro dei Vigili del fuoco le fiamme sono state circoscritte rapidamente e domate in circa mezz’ora di lavoro, prima che riuscissero a estendersi e a devastare ancora una volta, il fragile canneto.
I pompieri hanno provveduto poi a controllare palmo a palmo la zona e a bonificare l’intera area, per scongiurare il rischio che le fiamme potessero alimentarsi nuovamente.
Fin da subito si è fatta largo l’ipotesi che potesse esserci una matrice dolosa, dietro all’incendio. Ieri, alla luce del giorno, è apparsa nel canneto la vasta chiazza del rogo spento.
Come detto, non è la prima volta che il canneto finisce nel mirino.
Diversi fatti analoghi
In questi ultimi anni si è assistito a fatti analoghi, anche con incendi appiccati a più riprese, provocati sempre da cause dolose.
Questa volta per fortuna il tempestivo intervento dei pompieri ha almeno permesso di limitare i danni e salvaguardare la flora locale.
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