Non è chiaro se si tratti di un tentativo di truffa o di un escamotage per allontanare i proprietari da casa per poi rubare. Sicuramente non c’è nulla di buono dietro alle telefonate che decine di calolziesi stanno ricevendo in questi giorni. Ad essere contattati, come racconta Luca Caremi, assessore alla sicurezza, sono spesso persone anziane.
«Sconosciuti chiamano nascondendo il numero di telefono. Spesso raccontano di essere i carabinieri. Per convincere le persone prese di mira, le chiamano per nome, specificando dati come la nascita e la residenza. Poi dicono che un parente è in ospedale. Chiedono di raggiungerlo immediatamente».
In alcuni casi, viene anche chiesto il pagamento di una cifra. «Quello che stupisce - continua l’assessore - è che queste persone sono in possesso di dati molto precisi. Per esempio, di alcune conoscono il secondo nome. Oppure chiamano su un telefono fisso, il cui numero non si trova sulla rubrica telefonica. Appare evidente che hanno messo le mani su un qualche registro». A quanto risulta, nessuno ha abboccato e tutti i tentativi dei malfattori sono falliti. Numerosi cittadini si sono però recati dai carabinieri e hanno sporto denuncia e segnalato quanto gli è accaduto.
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