Addio a Giuseppe Ganassa,
scomparso un pezzo di storia di Barzio

Questa mattina è morto il fondatore del negozio di elettronica ed elettrodomestici Ganassa Giuseppe, oggi del figlio Marco Ganassa, attivo dal 1967. Ganassa ha sempre abitato a Barzio e, soprattutto, ha avuto sempre nel cuore il suo paese

È scomparso un pezzo di storia di Barzio: è mancato improvvisamente Giuseppe Ganassa, 78 anni, fondatore del negozio di elettronica ed elettrodomestici Ganassa Giuseppe, oggi del figlio Marco Ganassa, attivo dal 1967. Questa mattina verso le 6.30 all’improvviso è scomparso per un malore improvviso, lasciando nella costernazione più assoluta l’unico figlio Marco, la sorella Adelaide e la moglie Giovanna Arlati. Lo piangono anche i due adorati nipoti. Nativo di Barzio, Giuseppe Ganassa ha sempre abitato a Barzio e, soprattutto, ha avuto sempre nel cuore il suo paese. Basta dare un’occhiata anche al suo sito “commerciale” che in realtà è un inno al paese con tanto di bacheca di foto storiche molto “cliccate”, sia su Barzio che su Cremeno, Moggio, Maggio e Cassina. Una sezione riguarda anche nevicate “storiche”, che Giuseppe Ganassa ha raccolto e valorizzato. E poi la sezione link con tante associazioni barziesi, di amici, di conoscenti. Già perché Giuseppe era benvoluto da tutti e si faceva benvolere da tutti per la sua disponibilità e cortesia. Il figlio Marco non può che far notare: «Il lavoro era la sua più grande occupazione. È sempre stata una missione, per lui, andare a lavorare. Anche se era in pensione faceva ancora qualcosa, mi dava una mano. Da diversi anni ho assunto io la titolarità del negozio, ma lui c’era sempre».

Era il lontano 1967 quando Giuseppe Ganassa aveva aperto il negozio. «Prima - racconta il figlio Marco - era alle dipendenze della ditta Mauri di Valmadrera. Mio padre aveva studiato come perito elettronico e in quella ditta aveva fatto la prima esperienza come riparatore di televisioni e installatore di antenne. Poi lo mandarono qui a Barzio per assistere un negozio. E da lì nacque l’idea di aprire un qualcosa di tutto suo. La prima attività fu la vendita di televisioni. All’epoca c’era anche Marocco Sport che le vendeva. Ma era praticamente uno dei pochi valsassinesi che si era dedicato al mondo delle televisioni, all’epoca, oltre che alla vendita di piccoli elettrodomestici e antenne. E soprattutto non aveva concorrenti tra gli altri commercianti, ma amici. Insieme a Tranquillo Bellomi di Introbio, scomparso da parecchi anni, aveva installato i primi ripetitori televisivi (prima a Bobbio, poi allo Zucco Angeloni). Si conosceva con Belmonte elettrodomestici di Lecco e con Giuseppe Baroni sempre di Lecco, a Castello». Era davvero una persona che faceva “rete” con tutti anche al di là della Valsassina.

«Era tutto casa e lavoro – continua Marco -. Molto cattolico, aiutava anche in qualche lavoro per la chiesa di Barzio e Moggio. Con il parroco di Barzio, don Lucio, si era appena sentito e, infatti, è rimasto molto male anche lui nell’apprendere questa tragica notizia».

Marco Ganassa è ancora sconvolto, ma si consola con il pensiero che una scomparsa così improvvisa è praticamente la modalità con la quale suo padre sperava di separarsi dalla vita terrena: «Anche la nonna Ester era morta nel 1974 così, all’improvviso, nel sonno. Il problema è per chi rimane che da un minuto all’altro si ritrova senza una persona così cara. È difficile elaborare un lutto del genere».

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