Cronaca / Circondario
Mercoledì 18 Gennaio 2017
Addio a Carlo Bodega
Uomo d’azienda e sport
Aveva saputo far crescere l’impresa di famiglia - Fu un pioniere nella lavorazione dell’alluminio - «Un grande imprenditore, dotato di passione e carisma»
Un grande lavoratore, appassionato di sport (ex presidente del Lecco calcio) e innamorato della sua città: Carlo Bodega, presidente e amministratore delegato della Bodega Spa di Cisano Bergamasco, si è spento all’ospedale di Treviglio nella notte tra lunedì e martedì, lasciando un grande vuoto nel mondo imprenditoriale e sportivo lecchese e bergamasco.
Settantanove anni, residente a Pescate, Bodega aveva ereditato l’azienda fondata dal padre Giuseppe: una minuteria metallica che dopo aver preso forma a Lecco nel secondo dopoguerra era stata trasferita nel 1964 nella vicina bergamasca, dove “Carletto” affiancò alla lavorazione originaria anche l’estrusione di profili di alluminio, settore nel quale fu un vero pioniere, come ricorda il direttore generale Marco Del Gracco.
Nuove unità produttive
A questo primo grande stabilimento, Bodega ne affiancò un secondo nel 1989 in via Marianna e un terzo nel 2000 in via Binda di Sotto, sempre a Cisano, garantendo lavoro a oltre 200 persone (al momento i dipendenti sono 234) con un impero da 90 milioni di fatturato.
«È stato un grande imprenditore – ha sottolineato Del Gracco -, uomo entusiasta e dedito, dal forte carisma. Ha trasferito nell’azienda tutta la sua passione e le grandi competenze. Non ci ha mai fatto mancare il suo contributo e supporto, restando sempre in plancia a gestire la sua creatura». Con la sua scomparsa, il figlio Giuseppe (che insieme alla mamma Caterina Faccin sta ricevendo in queste ore tantissime testimonianze di affetto e stima per il papà), già membro del Cda, dovrebbe succedere a Carlo Bodega nel ruolo di presidente e amministratore delegato della società.
Anche Andrea Previtali, sindaco di Cisano, ha voluto dedicargli un pensiero, ricordandolo come un «importante imprenditore che ha fatto tanto per il nostro paese, per le nostre famiglie e per i nostri cittadini. Dal carattere forte ed a volte burbero amava il suo lavoro, la sua ditta e tutti i suoi operai».
Parole alle quali si è unita la prima cittadina di Torre de’ Busi, Eleonora Ninkovic: «È stato un imprenditore che per più di 60 anni ha dato lavoro a molte persone dell’intero territorio: abbiamo cittadini che hanno iniziato il loro primo lavoro lì e sono arrivati alla pensione sempre restando alla Bodega».
Sensibilità
Tra chi ha avuto per lui parole di affetto e stima, anche il sindaco di Pescate, Dante De Capitani. «Conoscevo Carlo molto bene, una persona di grande sensibilità e discrezione unica, faceva del bene in paese e ha aiutato tante persone. L’ho sentito a Natale l’ultima volta per gli auguri e mi aveva fatto i complimenti per la rotonda del terzo ponte: lui apprezzava molto la pulizia e il decoro del paese. Abbiamo perso un grande uomo e un cittadino con un’umanità straordinaria».
Il funerale verrà celebrato giovedì alle 15 nella parrocchiale di Pescate. Fino ad allora la salma resterà nella chiesetta attigua alla parrocchiale di San Zenone a Cisano, dove oggi alle 18 si terrà una veglia di preghiera.
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