25 aprile a Valmadrera. Il sindaco: «La libertà non è mai scontata»

Valmadrera

È stato celebrato con la partecipazione delle principali associazioni di Valmadrera l’anniversario del 25 Aprile; tra esse: Gruppo Alpini, Associazione Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, Corpo Musicale Santa Cecilia, naturalmente Anpi, Croce Rossa, Aido, Sev e Protezione Civile.

Il sindaco, Cesare Colombo, ha pronunciato «con profonda emozione» il discorso in via Manzoni, davanti al monumento ai Caduti, presenti anche altre autorità civili, religiose e militari. Per Colombo «il 25 Aprile è la festa della libertà riconquistata, è la festa di tutti gli italiani che credono nella democrazia; è il giorno in cui esprimiamo gratitudine e riconoscenza verso quei tanti uomini e donne che, con coraggio, passione e, in molti casi, con la vita, hanno contribuito a restituirci i diritti e la dignità. Quest’anno celebriamo l’80esimo anniversario di quella Liberazione che, sebbene sembri lontana nel tempo, è più che mai attuale per tutti noi che vogliamo difendere i valori emersi dalla vittoria della Resistenza sul nazifascismo: libertà, giustizia, speranza e impegno per una convivenza civile e pacifica. Molti di noi, soprattutto i più giovani, - ha sottolineato il sindaco - non hanno vissuto quegli anni e forse non hanno neppure potuto ascoltare direttamente le testimonianze di chi ha affrontato il regime fascista e la guerra. Ed è proprio per questo - ha affermato Colombo - che rischiamo di dare per scontati la libertà e il diritto di vivere in una democrazia. Dimentichiamo che questi diritti sono stati conquistati con dolore, rinunce e sacrifici da parte di chi non si è piegato, di chi ha saputo dire “no”, ogni giorno, in mille modi. La Resistenza non è stata soltanto quella armata dei partigiani, come spesso viene rappresentata. Il vero protagonista della Resistenza è stato il popolo». Oltre che il monumento di via Manzoni, anche il cimitero storico della città è stato meta ieri dell’omaggio istituzionale: in particolare, la lapide di Alessandro Dell’Oro, caduto a Mauthausen.

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