Lecco e provincia / Oggiono e Brianza
Mercoledì 12 Giugno 2013
Oggiono, Avis in rivolta
«Senza acqua nella sede»
L’ex presidente Arrigoni. «Niente toilette per noi. Manca il minimo rispetto»
«Senza neanche l’acqua per andare in bagno»: così, secondo la denuncia dell’ex presidente Giovanni Battista Arrigoni, si ritrova l’Avis.
La sua segnalazione - nell’assemblea pubblica di “Insieme per Oggiono” - fa eco a quella del “Motoclub Oggiono” emersa durante i recenti festeggiamenti per il venticinquesimo di presidenza di Giuseppe Marazza.
I centauri sopravvivono in una delle porzioni più fatiscenti di via Primo Maggio, sotto la spada di Damocle della demolizione; l’Avis rientra tra i gruppi ospitati nell’ex ospedale e - secondo quanto riferito da Arrigoni pubblicamente - sembra tramontata la possibilità di costruire un’alternativa nel parco del Peslago.
«Per avere la misura della sensibilità dell’amministrazione verso le associazioni – ha dichiarato l’ex presidente – basti pensare al progetto che l’Avis aveva sottoposto mesi fa al Comune, per realizzare una sede coi propri soldi: sono stati creati tutti i presupposti per non lasciarcela fare».
Era già recentemente circolato il contratto (definito «capestro») che ha fissato i paletti.
«Restiamo nell’ex ospedale – informa Arrigoni – senza nemmeno l’acqua potabile, neanche per andare in bagno; siamo ai quattro venti, a rischio di subire furti (e, anzi, ne sono già avvenuti) e in condizioni di rischio per la precarietà della struttura.
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