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Sabato 02 Novembre 2024
Volpe si presenta: «Non sono integralista,
i giocatori vanno messi nelle migliori
condizioni affinché diano il massimo»
Il nuovo tecnico del Lecco ha tenuto la sua prima conferenza stampa in vista del match di lunedì a Vicenza: «Questo è un campionato dove nessuno aspetta nessuno e se vogliamo essere protagonisti bisogna archiviare il passato e guardare avanti perché tanto il passato non si può cambiare»
Il Romeo Menti è all’orizzonte ma non è ancora un obiettivo. Prima, oggi, bisognerà capire che squadra allestire, anche se il vecchio motto “squadra che vince non si cambia” dovrebbe essere quello di mister Gennaro Volpe. Un motto figlio della concretezza, del senso di realtà. Infatti nel suo primo “speech” bluceleste, Volpe sottolinea: «Sono un allenatore che cerca di capire dov’è e i giocatori che ha a disposizione. Non sono un integralista. L’obiettivo di ogni allenatore è mettere nelle condizioni migliori i giocatori per le loro caratteristiche ed è quello che intendo fare qui a Lecco. Poi questa squadra è stata costruita in un certo modo e chiaramente può non rispecchiare completamente quello che sono poi le mie idee, ma per me non c’è nessun tipo di problema. Penso che questo sia un gruppo valido, un gruppo forte e un gruppo che ha bisogno di autostima e di convincersi che può fare un buon campionato». Anche perché forse manco Volpe si aspettava una reazione come quella messa in campo dai blucelesti per i primi 60-70 minuti di Lecco-Alcione. Cos’ha pensato il trainer partenopeo quando li ha visti pressare come forsennati e costruire così tante azioni da gol? Semplice: «Ho pensato quello che ritenevo giusto quando ho visto i giocatori che componevano questa squadra. Dall’esterno ho sempre pensato che il Lecco fosse una buona squadra. Poi chiaramente non mi permetto assolutamente di giudicare quello che è stato fatto perché le situazioni bisogna viverle per giudicarle, quindi non mi permetto assolutamente di giudicare il lavoro di nessuno e nemmeno le prestazioni che sono state fatte dalla squadra prima. Però i ragazzi hanno dimostrato di avere nel Dna quel tipo di prestazione, quel tipo di partita. Per noi quella deve essere la chiave per proseguire, nel senso che dobbiamo cercare di avere sempre quel tipo di atteggiamento. Poi le partite chiaramente si possono vincere o perdere però la base deve essere quella. Ed è una cosa sulla quale sto quotidianamente insistendo. L’atteggiamento di una squadra che ha voglia di imporre all’avversario il proprio gioco, che ha voglia di essere aggressiva, di conquistare qualcosa, perché è un campionato dove le difficoltà sono su tutti i campi, in tutte le partite e nessuno ti regala niente».
Quindi per Volpe dalla prima all’ultima classifica, le partite sono tutte uguali: «L’atteggiamento deve essere sempre lo stesso, anche perché pure io vengo da un’esperienza con la Virtus Entella dove ho iniziato un ciclo partendo da una retrocessione dalla B e chiaramente qualcosa questa retrocessione lascia. L’ho vissuto anch’io questa cosa: i giocatori che hanno affrontato un campionato in cui insomma hai finito con la retrocessione sono toccati, però dobbiamo essere bravi e veloci a spazzar via questi fantasmi, perché questo è un campionato dove nessuno aspetta nessuno e se vogliamo essere protagonisti bisogna archiviare e guardare avanti perché tanto il passato non si può cambiare. Però possiamo incidere e decidere il nostro presente e il nostro futuro».
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