Tifosi del Lecco: «Via Lepore? Non siamo d’accordo, ma diamo fiducia alla società»

«La società sta operando bene, ma siamo davvero dispiaciuto per Checco Lepore»

Lepore via. Un pezzo di storia cancellato? Come l’hanno presa i tifosi? Male, emotivamente. Tutti amano il “Checco” bluceleste. E tutti l’avrebbero voluto rivedere in campo in bluceleste. Ma tanti capiscono anche la società che vuole dare una sterzata rispetto soprattutto all’ultima, disastrosa, stagione.

Il presidente del Lecco club Shamrock, Marco Valsecchi è chiarissimo: «Il 95 per cento dei componenti del nostro club è davvero dispiaciuto. La nostra chat di quasi duecento persone su Whatsapp, quando è stato dato l’annuncio, ha fatto un balzo: la stragrande maggioranza delle persone si è detta in disaccordo. Tanti sono rimasti scioccati e delusi. Una notizia che non è piaciuta a molti. Il direttivo del club, invece, ha capito la voglia della società di cambiare aspetto alla squadra. È un momento di cambiamento, con un nuovo staff, una nuova dirigenza, e la società evidentemente vuole puntare su altri leader dentro lo spogliatoio. Hanno deciso di puntare su altre figure. La società, per me, sta operando bene, anche se dispiace davvero a tutti per Lepore».

Valsecchi non è d’accordo su proposte, di singoli tifosi, quale quella del ritiro della maglia numero 32, quella di Lepore: «Non abbiamo ritirato la maglia di Bebeto Bertolini né quelle di Lorenzo Marconi, Cristiano Giaretta o di altri anche del passato, che hanno giocato centinaia di partite in bluceleste e hanno dimostrato attaccamento per decenni. Sarebbero già troppe le maglie del passato da ritirare. Non avremmo più numeri a disposizione. Lepore ha scritto un pezzo di storia importante della Calcio Lecco, ma ritirare i numeri di maglia è un gesto importante, definitivo. Non siamo d’accordo, anche se la nostra gratitudine a Lepore sarà eterna».

Davide “Ferra” Ferrari, dell’associazione “Blucelesti 1977”, non ha, invece, dubbi: «Penso che i tifosi la vedano tutti nello stesso modo: per noi supporter del Lecco, Lepore è uno di quelli che rimarrà nella storia. Non entro nel merito della scelta tecnica, che ci può stare, ma Lepore avrebbe meritato anche una festa d’addio, per quanto mi riguarda. Spero che torni ancora a salutarci e mi sarebbe piaciuto che fosse ringraziato degnamente, come abbiamo fatto con mister Luciano Foschi. Si vede che ci ha sempre tenuto alla nostra maglia. E si vedeva in campo, soprattutto. Poi il rigore di Cesena, la punizione di Foggia i due gol della finale di Lecco… Come dimenticarli?». E

milio Castelli, infine, presidente del club Valsassina è insieme dispiaciuto ma anche convinto che si debba far lavorare la nuova società: «Per noi Lepore è una bandiera. Per la promozione soprattutto, visto quel che ha fatto per il Lecco nella finale play-off e non solo. È sempre un rammarico quando un giocatore del genere lascia una società come la nostra, sebbene abbia 39 anni. Lepore al Lecco ha dato tanto, tantissimo. Ma poi bisogna essere obiettivi: la società ha fatto le sue scelte con raziocinio. Direi che non si può criticarla a spada tratta, subito alle sue prime mosse. Anche se ora attendiamo di vedere i gioiellini che ci porterà. Posso anche essere arrabbiato, ma purtroppo questo è anche il ciclo del calcio».

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