Pro Patria-Lecco, una sfida per ripartire

«Non abbiamo diritto di chiedere pazienza, ma quando arrivano questi nuovi giocatori bisogna avere un po’ più di tempo, senza parlare poi di infortuni. Detto questo andremo a giocare contro la Pro Patria per provare a vincerla in maniera assoluta».

Parole e musica di mister Francesco Baldini che sabato scenderà alle 17 e 30 nell’arena del Carlo Speroni di Busto Arsizio per provare a riprendere il cammino smarrito a Vercelli e non ritrovato in casa contro il Renate. Due gare e due sconfitte da recuperare. Ma per farlo bisognerà buttare il cuore oltre l’ostacolo visto che mancheranno Zuberek e Ionita (in Nazionale), oltre ai vari infortunati Di Gesù, Frigerio e da ultimo il portiere Furlan. Recuperati Beghetto e Lepore. «Magari è il momento di Gunduz», si fa sfuggire Baldini. Ma è chiaro che sarà una partita ad handicap perché nessuno, in C, può regalare quattro-cinque titolari certi e sperare di non far fatica. Ma andiamo con ordine. Come mai tanti infortuni? «Ci abbiamo ragionato e bisogna andare sui singoli casi. Lepore ha avuto un’infiammazione al tendine, Marrone è fuori per un contrasto, Di Gesù per problemi al polpaccio. Non abbiamo avuto ancora uno stiramento grave, Frigerio ha la spalla malandata per cui bisogna analizzare caso per caso. Fondamentalmente sono infortuni che non dipendono dalla preparazione, ma dal contatto o da infiammazioni. Le botte quando fanno ematoma si fa fatica a lavorarci sopra, si fa fatica a cambiare il decorso. Tutti infortuni da contatto o da infiammazione. I tendini soffrono per il campo sintetico che di sicuro non aiuta, ma non abbiamo avuto infortuni muscolari per il poco o troppo lavoro».

Detto questo, al posto di Furlan giocherà Dalmasso perché «più grande d’età e con un po’ più d’esperienza in categoria. Fall di sicuro farà il suo dovere in futuro come portiere». Insomma, bisogna ripartire, non importa come. «È giusto che le persone si concentrino sul risultato, ma noi dobbiamo fare una cosa diversa. Su due cose il Renate è stato migliore di noi: occasioni create e gol fatti, è la prima. Un dato molto importante, naturalmente. Anche se poi ognuno di noi decide come vincere le partite. E poi i duelli persi. In questo ha fatto meglio il Renate. In tutti gli altri dati abbiamo fatto meglio noi. Se devo ragionare su cosa chiedere ai ragazzi, di sicuro dovremo vincere più duelli, perché perderli vuol dire perdere anche la partita, nell’80 per cento dei casi. La Pro Patria si aspetta che noi si faccia la partita, oggi. Beretta (ex della scorsa stagione, n.d.r.) e Terrani davanti sono molto bravi a ripartire in contropiede. L’ultima partita si sono chiusi dietro per poi sfruttare il contropiede. E dovremo diminuire i passaggi sbagliati a metà campo perché tanti giocano su questi nostri errori».

Ma Jean Claude Billong, quanto tempo ci vorrà per vederlo in campo? Baldini spiega che il giocatore è quasi pronto: «Un giocatore che ci serviva. Nel primo allenamento che ha fatto si è messo a gridare richiamando tutti i compagni. Rompe le scatole, li tiene svegli. Sapeva i nomi di tutti dopo mezza giornata, chiamava tutti... E un po’ di leadership perdendo Marrone e Lepore, è quello che ci è mancato. Non penso ci voglia tanto per vederlo in campo, perché sta bene. Stavo pensando di farlo giocare domani. Avrebbe dovuto giocare non avessimo recuperato Battistini in tempo record».

© RIPRODUZIONE RISERVATA