Niente allenatore né attaccante: il Lecco non risolve i suoi rebus

Niente allenatore. Per adesso… In queste ore sono sfumate molte trattative e altre se ne sono aperte. E dopo la chiusura ufficiale del calcio mercato, sul fronte dei giocatori, il Lecco sta provando a prendere, avendo ancora due “buchi” in lista, un paio di attaccanti. Anche perché in questo momento avrebbe solamente Sipos, Sene, Mendoza e Galeandro. In pratica due coppie di attaccanti. Ma di questi solamente Sipos, autore del nefasto errore di Arzignano dagli undici metri, ha più di 4 gol all’attivo (esattamente 8). Insomma, un “buco” offensivo rilevante. Eppure si è arrivati alla chiusura del mercato “regolare”, senza ulteriori acquisti nella zona che da inizio campionato appariva più sguarnita (non a livello quantitativo ma qualitativo). Il che lascia davvero inebetiti. Non c’erano profili liberi o accattivanti? Volevano troppo? Nessuno vuol venire a Lecco? Di sicuro, però, nessuna delle possibili risposte è lusinghiera nei confronti della società bluceleste. Arrivare a oggi senza attaccante, al di là poi degli eventuali acquisti fatti in extremis, non rende onore all’onestà, alla voglia di far bene e alle ambizioni della famiglia Aliberti. Come, pure, il fatto che oggi il primo allenamento in vista di una gara di importanza capitale come Lecco-Pro Vercelli, sia stato guidato dal tecnico della Primavera Achille Mazzoleni.

Sarebbe stato meglio ingaggiare lui per il resto della stagione, che far vivere ore di passione ai tifosi dando l’idea di non sapere dove sbattere la testa. La domanda è semplice: com’è possibile arrivare a esonerare mister Gennaro Volpe senza avere già un accordo, anche solo verbale, con un altro allenatore di fiducia? Michele Pazienza, un vincente, alla fine, è andato a Benevento. E mister Roberto Taurino, ultimo allenatore del Gubbio, che nelle ultime tre stagioni non ha fatto bene, ci ha voluto pensare su. Fino a oggi pomeriggio si diceva non convinto della proposta ricevuta. Insomma, qualcosa di poco comprensibile, arrivare così al trittico di partite più importanti della stagione: Pro Vercelli in casa, Renate in trasferta e Pro Patria in casa. Fallire questi tre appuntamenti vorrebbe dire prepararsi ai play-out anche se con una decina di giornate in anticipo.

Ma tornando al mercato, sono stati più i “no” che i “forse”. Neanche ex blucelesti come Adriano Montalto hanno detto sì. E tra gli allenatori la dirigenza non ha mai voluto prendere in considerazione, a torto o ragione, ex come Luciano De Paola, Andrea Malgrati (già sul libro paga), Beppe Sannino, con il primo che si era praticamente offerto.

Tra l’altro, sui nuovi acquisti dell’ultim’ora bisogna francamente dire che Nicolò Zanellato è un centrocampista dai piedi buoni, buonissimi, che ha vinto tanto (dalla C alla B), ma che non gioca una partita da agosto. Carrarese-Catania 2-1 il 3 agosto. Poi è stato messo fuori rosa. Come farà a essere recuperato in poche settimane? Pur considerando che si è sempre allenato, si rischia di averlo in forma troppo in là. Poco comprensibile. Come è poco comprensibile aver mandato via Rocco, Zuberek e Tordini prima di avere già pronta almeno un’alternativa di valore.

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