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Martedì 08 Aprile 2025
Mister Valente dopo la sconfitta di Padova:
«Non bisogna mai arretrare,
chiunque sia l’avversario»
Lecco
Un approccio alla gara sbagliato. E la frittata è fatta. Il Lecco avrebbe meritato il pari alla fine, ma non solo per l’ultima, doppia, occasione (traversa di Kristoffersen e auto-palo di Favale), bensì per la gestione di tutto il secondo tempo condotto dal Lecco da “capolista” facente funzione. Ma Federico Valente se ha una qualità che spicca su tutte è l’onestà. E ammette: «Questo ci deve dimostrare che, indipendentemente da chi sia l’avversario tu non ti puoi permettere di mollare mai neanche di un millimetro. Chiaro che in spogliatoio c’è rammarico. Sono arrabbiati i ragazzi, però ci dobbiamo prendere noi stessi le colpe, perché abbiamo concesso quei due episodi. Sapevamo che sulle palle inattive erano forti… Però rientrare in campo in quel modo, nella ripresa, dopo un 2-0, in uno stadio di una concorrente per la vittoria finale, che sta giocando per il campionato, penso che debba dimostrarci che siamo sulla via giusta. Anche se non abbiamo preso punti, penso con tutto il cuore che sarebbe il momento sbagliato adesso per andare a criticare i ragazzi: non hanno fatto bene, hanno fatto più che bene…».
Certo bisogna analizzare gli episodi: «Sono sicuro che non bisogna neanche accennare a quegli episodi, perché i ragazzi sono oramai in un mood che loro sanno da soli se c’è qualcosa da far meglio«. Buoni, poi, gli ingressi dalla panchina: «Sono da settimane, tranne forse la partita giocata a Verona, che i cambi ci stanno dando una mano – ammette Valente -. Continuo a dire che col calcio d’oggi i cinque cambi sono decisivi in una partita, dunque noi proviamo a far sentire i ragazzi che non iniziano subito la partita importanti anche loro. Anche Cavallini a Padova è entrato a duemila. Se entrano così e si mettono a disposizione fanno la differenza per la squadra».
Certo è che ancora una volta si parla di una sconfitta in trasferta, seppur a testa alta. «Bisogna continuare così, a lottare – spiega il tecnico italo svizzero -. È chiaro che, se tu non fai punti fuori casa sei sempre lì dove siamo adesso però, oggi abbiamo fatto un 60-70 minuti fatti bene, le altre volte erano 25-45 minuti. Stiamo aumentando il minutaggio delle cose fatte bene in trasferta: spero di arrivare alla penultima, che sarà la nostra ultima trasferta (a Caldiero, n.d.r.), a fare 90 minuti buoni».
E sull’episodio, clamoroso, del rigore non concesso per fallo di mano di Perrotta, mister Valente se la cava così: «Quale episodio? Non commenterò mai una situazione che riguardi l’arbitro. Il fatto che in questa categoria non ci sia il Var forse non aiuta, ma a volte ti può dare una mano nel tuo momento, se sei tu ad avere un momento cruciale. Penso che sulla gestione dell’arbitro nella partita di Padova, io mai mi permetterei di criticare o di dire qualcosa, perché ognuno prova a fare del suo meglio. Anche noi facciamo errori ogni giorno e continuiamo su questa via».
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