Mister Baldini soddisfatto: «La squadra ha lottato»

Mister Francesco Baldini rivede la sua ex squadra, seppur non a Trento, e ne viene fuori un pareggio tutto sommato soddisfacente. Quello che ottiene a Padova, è un 1 a 1 che con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto essere una vittoria per 1 a 0.

«Non è nel nostro Dna vivacchiare – ammette il tecnico toscano -. Il rammarico per aver subito il gol nel recupero c’è ed è tanto, ma faccio i complimenti al Trento che ha sempre giocato e sa come farlo. Abbiamo sbagliato cento ripartenze e noi sulle ripartenze avevamo studiato la partita, avevamo pensato di farle perché conosco bene il Trento. Non è l’atteggiamento di squadra a essere mancato: nella sofferenza, contro una squadra che attaccava con tanti effettivi, ha lottato sempre la mia formazione. Vedo il Lecco in crescita. Ci manca solamente il ritmo partita perché abbiamo giocato pochissimo. Dobbiamo andare avanti un passo alla volta».

Ma il Lecco e Baldini non si accontentano di questo pareggio: «Certo che no. Non ci accontentiamo anche perché abbiamo ampi margini di crescita. Sipos? Ha bisogno di giocare. Viene dalla rottura del crociato, da un periodo di inattività, ha bisogno di crescere, ha giocato solo spezzoni da 50-60 minuti a Trento, ma sono convinto che ci servirà tanto. Peccato non aver avuto anche Zuberek perché se avessi potuto levare Sipos e mettere Zube invece che Tordini o Rocco, le caratteristiche fisiche non sarebbero state le stesse». Baldini sa che Sipos stava dando una grande mano in difesa, soprattutto nei calci fermi: «C’è un po’ di rammarico, perché abbiamo perso tanto sulle palle inattive. Sul primo palo ci doveva stare lui. E guarda caso proprio quando Sipos non c’era più, la sfera è passata da lì ed è stata la palla del pareggio nel finale». Purtroppo Baldini non ha potuto cambiare Sipos con un altro centravanti dalle stesse caratteristiche, insomma. «D’altronde agli attaccanti chiedo un grandissimo lavoro -ammette il tecnico del Lecco -. Abbiamo perso tanti palloni in ripartenza. La fase di non possesso per tutto il primo tempo è stata buona. Il Trento ci cascava sempre. Ma hanno fatto un gran lavoro e io ho dovuto mettere dentro Dore, che è alla sua seconda partita tra i professionisti. Avevo solo Ceola un ragazzino, per cui ho preferito non inserirlo». Furlan è stato sicuramente una barriera invalicabile: «Marrone, Battistini, Lepore e Beghetto hanno retto tanto. E hanno retto bene contro una squadra molto offensiva. Non solo Furlan. La linea difensiva più Galli ha fatto davvero un bel lavoro». Mancava solamente Ionita, insomma. Baldini non ne vuole parlare: «Se parlassi di chi non ha giocato e non c’è mancherei di rispetto a chi si è spaccato la schiena oggi. Parliamo di quanto abbiano corso i miei, anche se siamo una squadra molto fisica che andrà in condizione un po’ più in là rispetto alle squadre brevilinee». Intanto, due partite e quattro punti. Una media inglese perfetta. E la speranza che, di giorno in giorno, questo Lecco trovi condizioni nel mentre continua a trovare punti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA