Maiolo ha fede cieca nei giovani del Lecco

Il direttore generale bluceleste si dichiara soddisfatto e ritiene il loro numero già sufficiente. «Sono convinto che l’approccio sarà difficile all’inizio, ma poi durante l’anno verranno fuori. Serve pazienza».

Nessun allarme giovani. Nessuna preoccupazione. Per il direttore generale del Lecco Angelo Maiolo, i giovani immessi in rosa sono validi. E sufficienti anche in numero. Anche se, per ora, non si sono messi in luce come i tifosi avrebbero voluto, tranne due o tre personalità di spicco come Zuccon, Sangalli e pur considerando positivo l’operato dei confermati Nesta e Buso.

«I giovani? - osserva Maiolo -. Mi ricordo quando è arrivato Erdis Kraja: eravamo tutti a dire “Ma chi è questo?” e poi è esploso. Per me Sangalli e Zuccon verranno fuori. Per gli altri ruoli, staremo a vedere, ma ci vuole un po’ di pazienza. E con l’arrivo di Maldonado, siamo abbastanza a posto. Stiamo lavorando per prendere un centravanti vero, come tutti sapete».

«Si può correggere in corsa»

Ma stiamo parlando di giovani... «Stanga è cocciuto, un po’ ruvido, ma ha solo bisogno di impratichirsi. Enrici è irruento, ogni tanto commette qualche errore che dovrebbe evitare, ma contiamo su di lui. Buso e Nesta penso non si possano discutere. Per me sono tutti dei buoni giocatori. Sono convinto che l’approccio sarà difficile all’inizio, ma poi durante l’anno verranno fuori. E se sarà il caso sui giovani si può correggere in corsa…».

Ma allora c’è in mente qualche rinforzo? «Per me, no. Siamo fermi. Dobbiamo pensare solo a trovare la punta».

«Non ci avevano convinto»

C’è qualche pista che riporta a giovani già conosciuti come Capoferri e Masini? Sembra un “no” scontato, ma forse non lo è. Maiolo spiega: «Capoferri l’ha già bloccato il presidente del Brescia visto che non ha voluto andare al Piacenza, o almeno così pare. Mentre per Patrizio Masini la situazione è più complicata: lo danno già alla Reggiana, ma pare che lui stia un po’ traccheggiando. Ci stiamo inserendo, ma onestamente c’è il 5 per cento di possibilità. Se fosse possibile lo riabbracceremmo a braccia aperte. Siamo molto vigili su questa possibilità. Faremmo di tutto per farlo tornare a Lecco, naturalmente».

Intanto, però, se ne sono già andati dei giocatori. Giovani, appunto. Citiamo il portiere del Monza, Rubbi e il difensore della Roma, Bianchino.

«Non ci avevano convinto - taglia corto Maiolo -. Per cui abbiamo deciso diversamente. Può capitare».

Forse capita perché in questa stagione è mancata la figura del direttore sportivo? L’assenza di uno come Fracchiolla si fa sentire? «Chiaro che ci vorrebbe una figura del genere - ammette il direttore generale -, ma il nostro consulente Davide Tessaro si sta dando da fare. Insieme al mister. Qualche colpo di mercato è arrivato comunque, no? Io penso che la nostra sia già così una squadra di buon livello. E mister Tacchinardi è molto coinvolto nel progetto che stiamo costruendo, per cui andiamo avanti così».

La riprova

Il pericolo che Maiolo non cita è che se davvero, alla riprova del campionato, i giovani - e ovviamente non ce lo auguriamo -, non fossero all’altezza, Tacchinardi decida di giocare con gli over. E addio minutaggio. Il che porterebbe sicuramente ai primi attriti con la società.

Insomma, la questione giovani non è di lana caprina. O ha ragione Maiolo e verranno fuori (ma nel giro di poche giornate), oppure si rischia di partire già con il piede sbagliato.

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