Ma non è tutto oro quel che luccica. Quei flop del mercato di riparazione

Da Palumbo a Dell’Acqua, da Wangu a Søderlund: quando i nuovi inserimenti non hanno prodotto effetti nel Lecco.

Non solo “colpi risolutivi” nei mercati autunno-invernali delle ultime 25 annate blucelesti - come riferivamo ieri - , ma anche tanti veri e propri flop. Ecco alcuni dei più clamorosi. Febbraio 2002 (allenatore Scanziani): dal Palermo arriva Vincenzo Palumbo (classe 1973), attaccante esterno, talento purissimo, un passato recente turbolento. Vanta un contratto da 600milioni annui (300mila euro) al Palermo in C1, ma non va quasi mai agli allenamenti. Poi un giorno qualcuno gli brucia l’auto e lui accetta di rescindere. “Incredibilmente” si accasa al Lecco - proprietà Cimminelli -, ma, una gara e poi... “ciao”. Poteva essere un crac, se ne persero le tracce. Risolti i problemi ebbe poi una carriera dignitosa fra Pisa, Torres e Olbia.

L’annata precedente ( marzo 2001, allenatore Soldo; ds Verdi), era stato preso il possente (190 cm) Stefano Dall’Acqua (’81), centravanti ventenne (dalla Reggina): una presenza in bluceleste e immediata rescissione. Lui nei 5-6 anni successivi scalò tutte le categorie fino ad arrivare in B e in A (con oltre 80 reti fra i pro). In entrambe quelle stagioni il Lecco si salvò dalla retrocessione in C2.

Rocambolesca la storia del “bombardiere nero” Michel Wangu (’76) - primo giocatore africano della storia bluceleste -: nell’ottobre del 1999 il Lecco di Giampaolo Rossi (tanto per cambiare) lotta per non retrocedere e - non si sa portato da chi - prende il carneade franco-congolese (proveniente dalle minors belghe). Il giorno dell’appuntamento in città, “l’ariete” sbaglia treno e si presenta a Lecce. Giunto finalmente a Lecco il centravanti deluderà totalmente. Nove spezzoni nel ’99-’00, nessuna rete. Ma il Lecco si salva ancora...

Non ci riuscirà (scendendo in C2, da ultimo), invece, nella stagione 2009-10, malgrado due arrivi al centro dell’attacco nel gennaio 2010. Il primo è quello della “torre” Michele Marconi (classe ’89): il ventenne - malgrado un futuro da buon giocatore fra terza e seconda serie - non inciderà quasi mai (12 caps, 2 reti). Il secondo, invece, sarà un vero e proprio oggetto misterioso: si parla del norvegese Alexander Søderlund (’87), centravanti sovrappeso dal curriculum incerto, che in bluceleste giocherà 7 spezzoni (senza segnare). Anni dopo esploderà in patria, andando vicino alla vittoria della “Scarpa d’Oro” con il suo Rosenborg (e ben 32 presenze in Nazionale). Ma a Lecco...

L’ultimo evidente flop autunno-invernale per i blucelesti è di un passato recente: ottobre 2020, il ds Fracchiolla ingaggia il fortissimo trequartista Strambelli che gioca, segna e fa segnare; ma con lui arriva pure il (troppo) brevilineo Maikol Negro (’88): il 32enne raccoglierà 12 spezzoni, 1 rete e tante brutte figure...

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