Lecco, per il ritiro in lizza anche Cortenova

Per il ritiro Rovetta, Clusone e Cortenova sono in ballottaggio. Carenno l’abbiamo scartato per ora. “Disponibilità, campo sportivo e alberghi sono la questione dirimente”. Insomma, qualche dubbio sul ritiro e sulla data, ma è solo questione di giorni. Ma la prima cosa che Aliberti ha voluto sottolineare, nella sua conferenza stampa allo stadio, è stato il suo legame con il settore giovanile. “Questa società è molto difficoltosa da organizzare dalla A alla Z. La parola d’ordine è “ristrutturazione”. Ma noi siamo portiti dai giovani. Dalle conferme. Non avevo ancora iniziato la trattativa che avevo incontrato allo stadio Paolo Pennati, dopo un’amichevole con l’under 17 al quale avevo già allora, senza sentire mio figlio e mio fratello, confermato la fiducia. Perché per me i giovani sono la forza di queste squadre provinciali”.

Il presidente del Lecco è chiaro sul punto: “Non abbiamo alle spalle cordate cinesi e americane, per cui abbiamo da subito confermato che tutto quello che veniva fatto con i giovani sarà mantenuto. Tanti genitori non sapevano se ci saremmo iscritti ma io l’ho fatta senza sapere se avrei poi preso il Lecco, ma non riuscivo a dormire pensando di far crollare tutto il settore giovanile. Ci sono arrivate richieste di trasferimento ma non vendiamo nessuno. Sui giovani puntiamo molto”.

L’allenatore sarà operativo già da lunedì e nel giro delle prime due settimane di luglio si farà la squadra. Il ritiro il 17 o 18 luglio. La scelta dell’allenatore Francesco Baldini è stata discussa ma non sulla sua figura, ma su tutto il suo staff e i rapporti con il direttore: “L’abbiamo discusso tra di noi perché, su mia richiesta personale, dovevamo trovare un allenatore che fosse in sintonia con il suo staff. Senza questa sintonia non ci si può aspettare risultati. Non ci devono essere polemiche. E per questo abbiamo spostato qualche casella. Avevamo scelto un direttore generale che abbiamo scoperto che aveva lavorato con un altro nostro tesserato con cui non si intendeva. Cancellato. Ognuno avrà la sua parte. Non sono il presidente che andrà dall’allenatore a dire chi dovrà giocare, anche se molti presidenti lo fanno. Io non ho competenze tecniche, ma non è neanche nel mio feeling averle. Se non va bene un responsabile, intervengo su di lui. Ma non andrò mai a gamba tesa a decidere la formazione. Né io né chi sta con me: ognuno deve fare il proprio lavoro. È una soluzione che già utilizzo nella mia azienda”.

Ultima ma importante news: “Farò firmare un codice etico comportamentale. Nessuno potrà mandare a quel paese un altro, all’interno della società. Voglio un ambiente sereno. Il mondo del calcio è diverso da quello delle aziende, ma voglio provare a portare in questa società; potrebbe anche essere un fallimento allorchè tornerò indietro”.

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