Sarà la partita dei dubbi e, nonostante la sicura assenza di Marrone e il dubbio su Beghetto, Lepore e Ionita, al contempo, delle possibilità. Forse per la prima volta da inizio torneo, il tecnico toscano a centrocampo può scegliere di aggiungere a Galli e Ilari un terzo uomo di valore tra Frigerio e Ionita, a seconda di chi si sentirà meglio, ma anche un eventuale quarto per un 4-4-1-1 o un 4-4-2 che finora ha provato solamente contro l’Arzignano da un certo punto della gara in poi. Insomma, ha qualche possibilità di scelta in più ma soprattutto ce l’ha di qualità. Potrebbe iniziare con Frigerio, Galli e Ilari e poi inserire Ionita. O metterli tutti e quattro, anche se poi avrebbe solamente Gunduz e Dore a poter subentrare in quel settore nevralgico.
Però ha anche scelta in attacco dove ora Rocco sembra stare meglio ma ha bisogno di ritmo partita. Sipos, due gol in due partite, è difficile toglierlo e Baldini ha accennato alla possibilità di metterlo per la prima volta in coppia con Zuberek. Il che vorrebbe dire mettere dietro a questi due spilungoni dell’est un rifinitore o un trequartista a scelta tra Ilari stesso, Tordini, Gunduz e, se sarà a posto, Di Gesù. Insomma, tante alternative anche se c’è da tenere presente che non tutte le soluzioni potranno essere adottate per la semplice osservazione che il momento di forma non è dei migliori. Nel senso che tanti sono acciaccati e che gli esperimenti è meglio farli quando hai una squadra totalmente in salute. Altrimenti rischi di mettere in campo un undici sperimentale e potenzialmente buono, ma, se non andasse bene, di non poterlo correggere in corsa. L’unico azzardo che probabilmente oggi il mister potrebbe osare è quello di Ionita o Frigerio.
Difficile parta ancora con Dore titolare in mediana. Sceglierà chi sta meglio tra il moldavo e il milanese, in modo da proporre poi una sorta di staffetta tra i due. Di sicuro però il Lecco di oggi, come ha detto Baldini, se la dovrà giocare. Se il Renate è tutto difesa e ripartenza, il Lecco non potrà che cercare di menare le danze. Difficile pensare a due squadre entrambe chiuse nella propria metà campo ad aspettare l’altra. Se così fosse, assisteremmo a una partita davvero brutta, invece pensiamo che oggi sarà una di quelle gare che, comunque vada, rifletterà il carattere dei due allenatori: due lottatori caparbi, capaci di trasferire tutta la loro grinta ai loro ragazzi in campo. Nella speranza che gli applausi all’inizio siano tutti per Foschi e alla fine per Baldini.
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