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Venerdì 18 Aprile 2025
Lecco questa sera a Caldiero con l’obiettivo di vincere un match utile
per impostare la prossima stagione
C’è da sfatare il tabù delle trasferte. Mister Valente: «Come si finisce, poi si ricomincia. E ricominciare senza avere vinto non è bello. Rimane nella mente l’amarezza vissuta»
Lecco
A Caldiero, perché no? Devono aver pensato così gli oltre 300 tifosi blucelesti che stasera alle 20 saranno nel settore ospiti dello stadio Mario Berti di Caldiero Terme, meno di 200 chilometri di distanza, un paio d’ore di strada da fare di notte, con la pioggia. L’amore per i colori blucelesti non conosce limiti e così anche una squadra che ha già adempiuto al proprio dovere sportivo (la salvezza anticipata) e ha da chiedere solamente di levare lo “zero” dalla casella “vittorie in trasferta”, diventa stimolante. O, forse, il popolo bluceleste va a Caldiero per ritrovare le stesse emozioni delle ultime gare: “garra”, dinamismo, atletismo, gol e voglia di vincere.
Sensazioni belle da vivere anche quando la classifica è un di più. In realtà una remotissima possibilità di agganciare i playoff ci sarebbe anche: vincere due partite (oggi contro il Caldiero e la prossima contro l’Atalanta U23), e poi arrivare almeno in tre a 49 punti: Novara, Alcione e Lecco. Il Novara le deve perdere entrambe, l’Alcione vincerne solo una e perdere l’altra, l’Arzignano perderne due su due. In caso di arrivo a tre tra Lecco, Novara e Alcione, il Lecco passerebbe ai playoff. Ma dire che è un periodo ipotetico dell’irrealtà è poco. Quasi impossibile. Per cui mister Federico Valente non ne ha mai parlato: «Io voglio vincere per cominciare bene la prossima stagione», aveva dichiarato al termine di Lecco-Albinoleffe. Nella presentazione di Caldiero-Lecco, ha ribadito: «Non penso che nessuno di noi passerebbe una buona Pasqua se non vincessimo a Caldiero. Io no di sicuro».
Ma perché Valente è così determinato? Perché vuole davvero vincere come se fosse una questione di vita o di morte? La spiegazione va ricercata un po’ nel suo carattere da vincente e un po’ in quello che ha in mente per la prossima stagione. Vuole avere certezza del fatto che alcuni dei suoi giocatori, almeno quelli che avrebbe in mente di tenere, valgono la riconferma. E lo vuol fare proprio quando i tre punti valgono solo “per la gloria” o quasi. Ovvero quando si gioca per giocare, non per un obiettivo vero, concreto. È lì che si vede se i giocatori, senza stimoli particolari, restano giocatori.
Naturalmente lui si limita ad affermare: «Come si finisce, poi si ricomincia. E ricominciare senza avere vinto non è bello. Rimane nella mente l’amarezza vissuta». Insomma, quasi “team building”, “coaching” mentale. Ma la verità è che Valente ha fretta. «Vorrei cominciare il ritiro con la rosa al completo. Già in estate devi cominciare con tutti gli uomini giusti al posto giusto. Devi lavorare fin da subito con tutti a disposizione». E addirittura si preoccupa di far smaltire, oggi, le ammonizioni ai diffidati, in modo che non si presentino ai nastri di partenza del prossimo campionato con una squalifica sulle spalle. Meglio prendere il quinto giallo oggi (che farebbe saltare l’Atalanta), che sabato prossimo (che farebbe saltare la prima giornata del torneo 2025/26). Dire che Valente è concentrato sulla prossima stagione è poco. Vuole che sia quella del riscatto bluceleste. E tutti i tifosi sono con lui. La diretta web della partita questa sera sul nostro sito.
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