Lecco, una Primavera scoppiettante: seconda dietro al Modena

I ragazzi di mister Mastrolonardo uno spettacolo per gli occhi. Subiscono tanti gol, ma ne segnano ancora di più.

Tanti gol subiti, ma ancor di più segnati. È la (brillante) parabola che sta compiendo nel girone A di Primavera 3 il Lecco di Roberto Mastrolonardo.

È d’obbligo dare uno sguardo alla classifica che raccoglie alcune squadre “Primavera” anche di società la cui prima squadra milita in categoria superiore (la serie B).

Comanda il Modena con 13 punti; al secondo posto il Lecco in compagnia del Renate a 11; quindi il terzetto fermo a quota 10 formato da Piacenza, Carrarese e Lucchese. Davanti al SudTirol (9); seguono Olbia e Pro Vercelli (7), Pro Sesto (5) e la coppia dei fanalini di coda Vis Pesaro e Fiorenzuola (3).

Insomma: per il Lecco – in larghissima parte rinnovato dall’anno scorso, dove arrivò alle semifinali playoff per la promozione in Primavera 2 – un campionato più che brillante.

Nell’ultimo turno i blucelesti hanno infilato l’ex capolista Lucchese 2-3, di fatto issandosi a ridosso a una leadership che - nel nuovo format 2022-23 - non garantisce il salto diretto nella categoria superiore, ma la costringe a una finale con la vincente dei playoff (scontri diretti andata/ritorno) fra le qualificate, dal 2° al 5° posto di girone.

È un secondo posto attuale, quello della squadra di Mastrolonardo (11 punti dopo sei gare, con tre vittorie, due pareggi, una sconfitta) maturato “a trazione anteriore”: i blucelesti hanno infatti segnato più di tutto, ben 15 gol (“media-monstre” di 2,5 gol-gara), ma subendone pure tanti (12, cioè 2 a partita. Terza peggiore difesa del torneo).

Non a caso le ultime tre gare definirle “rocambolesche” è un eufemismo: 4-3 sulla Carrarese in casa (da un passivo di 1-3); 4-4 con la Pro Vercelli (sempre in casa e dopo essere stati in vantaggio 4-1) e poi a Lucca, 2-3. Totale 11 gol fatti e 9 subiti solo nelle ultime tre partite. Questione di amalgama in una squadra molto nuova e della mentalità votata al bel gioco del mister.

Ottimo è il reparto offensivo dove la mezzapunta-trequartista Marrulli (classe 2004) ispira e segna (tre gol, uno su rigore) e una punta va in gol “a raffica” (Frattini, ’04, vice-capocannoniere del girone con cinque reti), un’ala ficcante e veloce (Ranfi, del 2005) e un altro attaccante di qualità come Bonacina (’04).

In costruzione (di un assetto più stabile) la difesa, dove pure è emerso il 2006 Oliva (del 2006; due gol contro la Pro Vercelli). Una panchina, dotata tecnicamente, completa il quadro di una squadra che in via Don Pozzi sta regalando sorrisi.

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