Lecco-Novara: un pari che fa bene alla classifica, non al morale

Un Lecco che non sa più vincere, coglie un punto che smuove la classifica ma non morale, visto che ci si attendeva i tre punti per riprendere un cammino fermo oramai alla partita contro il Caldiero. Delusione chiamata a gran voce dai ragazzi della Curva Nord che alla fine apostrofa malamente tutta la squadra, dandogli della squadra “di palta”. Qualche segnale di riscossa c’è stato ma poca roba. Se non altro la squadra ha retto ino alla fine, senza mollare. Ma da qui a parlare di uscita dalla crisi ce ne corre veramente.

La cronaca. Il Lecco nel primo tempo inizia bene. Già al 10’ è in vantaggio. Dopo il colpo di testa di Basso messo in angolo da Furlan e un “Picchia Lecco senza paura” cantato dalla Curva, arriva la conclusione di Kritta dal limite destro dell’area di rigore novarese. Tiro non irresistibile ma che prende un giro strano e Minelli è battuto. Secondo gol stagionale per Kritta. Il Novara non ci sta. Al 15’ angolo Novara, salva Furlan sul primo palo su Morosini. E al 26’ il gol del pareggio contestatissimo dal Lecco: Ongaro si tocca con Polito al limite, l’arbitro non vede e non fischia, l’azione prosegue, Polito resta a terra e Ongaro va in gol in diagonale, rasoterra. Furlan indiavolato come tutto il Lecco, ma il tocco è veniale e Polito comunque, una volta visto che l’arbitro Dallagà (sostituto di Iacobellis, colpito da guai intestinali prima della gara), non aveva fischiato, avrebbe dovuto tirarsi su e provare a fermare il novarese. Grave ingenuità, al di là del possibile errore arbitrale. Il primo tempo scivola via così con un angolo pericoloso del Lecco al 44’ ma poco altro da raccontare.

Nella ripresa il Lecco ci prova con insistenza ma senza mai arrivare al tiro pericoloso. Una ragnatela di passaggi, qualche cross in mezzo all’area, ma tanti palloni presi dalla difesa ospite, molto attenta. Se non altro finalmente un Lecco che per tutto il secondo tempo rischia poco e costruisce qualcosa. Un passo avanti sul piano del gioco, anche senza mai i crismi della vera pericolosità. Alla mezz’ora Volpe tenta il tutto per tutto inserendo Tordini, Di Gesù e il nuovo acquisto Ferretti, per la serie “se non ho meso di due allenamenti con il Lecco non gioco”. D’altronde Volpe non sa più che pesci pigliare e ci prova in tutti i modi. Il Lecco sfiora il vantaggio a meno di dieci dalla fine sul tiro di Martic, su azione d’angolo, che viene fermato praticamente sulla linea. Il Lecco ci prova davvero fino alla fine, questa volta, senza arretrare e senza mai dare l’impressione di cedere fisicamente. Questa è la vera buona notizia di ieri sera, visto che i blucelesti ai punti avrebbero meritato di vincere. Ma non basta. Ora un doppio turno esterno da far tremare i polsi. E se si gioca con buona volontà ma senza incisività, si rischia grosso.

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