Lecco, domani la sfida contro l’Albinoleffe
Valente: «Aggressivi dal primo minuto»

Lecco

Tanti dubbi, una sola certezza: Lecco-Albinoleffe potrebbe essere decisiva o meno, ma sicuramente sarà molto importante. Anzi sarebbe. Se si vince. Perché tutti gli altri risultati riproporrebbero la stessa domanda “salvezza sì”, “salvezza no”, il turno successivo. Così di partita in partita si rischia di farsi sfuggire i tre punti dalle mani e la relativa tranquillità. Meglio parlare non di prospettive ma di calcio giocato.

Non rientrerà Fallou Sene e Luca Marrone è squalificato. Per cui bisogna contare solamente sugli altri per affrontare la squadra più in forma del torneo. E a chi gli obietta «Ma tanto sono quarti, cosa gli interessa?», mister Federico Valente ieri, nella conferenza stampa di presentazione della gara di sabato alle 17.30 al RigamontiCeppi, risponde così: «Non penso proprio che per loro vincere o perdere non cambi. Loro devono guadagnarsi il quarto posto finalizzando questa partita. Noi faremo bene ad essere aggressivi dall’inizio, subito, fin dal primo fischio dell’arbitro. Hanno una idea interessante di come proporre il gioco, in fase di possesso sono bravi a palleggiare. Sono anche bravi a fare la transizione dalla difesa all’attacco, però penso anche che ci possano concedere qualcosina, se noi facciamo bene quello che sappiamo fare. Sarà una partita sicuramente a livello alto, come le ultime partite che abbiamo giocato. E sono contento di affrontare partite così perché per tutti, è bello di giocare su questo livello: giocatori, stampa, tifosi».

Il problema sarà opporre grinta e gamba alla loro grande qualità: «Vero – ammette Valente hanno veramente grandi qualità individuali e di squadra. Come ho detto, hanno un’idea chiara sul come volere giocare. Noi proveremo a metterci del nostro per trovare le soluzioni, anche in fase di non possesso, perché lì hanno la loro forza principale; e poi in fase di possesso per cercare di far male». Ma se l’Albinoleffe è così bravo nelle transizioni, aggredirli potrebbe essere “pericoloso”. Non sarebbe meglio aspettarli?

Come sempre Federico Valente dimostra di avere coraggio da vendere. E coerenza. «Se io dovessi cambiare il mio gioco e andassi adesso a parlare ai miei ragazzi, dicendo loro di chiudersi in area di rigore e mettere il bus davanti alla difesa, perché loro son forti a attaccare la profondità, sarei coerente? Niente affatto. Io non posso richiedere ai miei ragazzi di essere coraggiosi e poi avere paura: non sarebbe il mio gioco.

Sicuramente dobbiamo avere una copertura forse in più, se andiamo a pressarli alti. Per questo ho detto che per noi l’importante sarà di orientarsi alla palla e non solo all’avversario più vicino. Vai verso la porta, chiaro, ma devi guardare l’avversario e anche andare in marcatura. Però se andiamo alti a pressarli dobbiamo essere bravi, dietro, a leggere le traiettorie, a leggere le palle che possono essere giocate o le giocate che fanno per essere pronti sulla prima o seconda, poi. C’è anche sempre la possibilità di giocarsi un fallo, no?». In una frase: «Dobbiamo essere bravi a leggere le situazioni».

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