Lecco, contro l’Atalanta U23 sarà ancora emergenza. Mendoza rinnova fino al 2027

Si avvicina la disfida di Caravaggio. Sabato alle 15 accanto al Santuario si giocherà una sfida tra l’U23 atalantina e il Lecco che sa di sfida tra attacchi e difese. Più coriacea, la retroguardia bluceleste, rispetto a quella nerazzurra. Ma si teme che possa essere messa in grande difficoltà. L’Atalanta è un rullo compressore in attacco. Avesse anche una difesa allo stesso livello, sarebbe prima in classifica. La conferma viene dal recupero della 17esima giornata tra Atalanta U23 e Clodiense, che è finito 2 a 1. Partita faticosa per i nerazzurri che l’altro giorno hanno corso più di un pericolo. La Clodiense ha, infatti, segnato al 70’ con Orfei, ma i nerazzurri hanno saputo reagire prima con Panada al 77’ e con Alessio all’80’. Insomma, la squadra di Modesto aggancia l’Alcione Milano al quinto posto con 29 punti e attende serena il Lecco, sempre alle prese con infortuni di ogni tipo e una situazione psicologica tutta da verificare. Anche perché l’Atalanta ha il miglior attacco del girone: Atalanta ha il miglior attacco del girone: 36 gol all’attivo, uno più della corazzata Padova. Contro i 20 del Lecco (5 nell’ultima gara, tra l’altro), che ha il settimo attacco del girone. E in quanto a reti subite il Lecco è undicesimo con 21 reti subìte mentre l’Atalanta addirittura diciassettesima con 27 reti al passivo. Per cui si comprende benissimo perché i nerazzurri non sono primi: il Padova ha segnato un gol in meno, è vero, ma ha dovuto raccogliere solo otto reti nella propria porta…

Per questo il Lecco dovrà fare di necessità virtù: schierare Giorgio Galli ancora una volta difensore centrale, visto che Billong e Beghetto al massimo andranno in panchina, poi farsi aiutare dal veterano croato Vedran Celjak e dal 2002 Luca Stanga. Contando poi sull’arretramento di Kritta e Lepore dalle fasce. O, forse, per il vecchio adagio “la miglior difesa è l’offesa”, potrebbe contare sull’attacco, unico reparto rimasto praticamente integro dopo l’ondata di infortuni che ha spazzato il sempre agitato porto bluceleste.

A questo proposito, poi, mister Gennaro Volpe potrebbe sfruttare l’entusiasmo di un giovane trequartista: l’ex giocatore della Primavera viola (Fiorentina) Alejandro Parrilla Mendoza, classe 2005. Proprio in questi giorni Mendoza ha rinnovato per tre anni con il Lecco. Il che vuol dire che fino al 2027 sarà un giocatore bluceleste. Nato in Ecuador, è arrivato in bluceleste in estate dopo essere cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina, con cui è arrivato fino alla Primavera. In questa stagione, la sua prima tra i professionisti, ha collezionato 6 presenze in campionato e una in Coppa Italia Serie C.

Insomma, visto anche la squalifica di Mattia Tordini e anche se la candidatura più probabile resta quella di Galeandro, nel far coppia con Sipos davanti, perché non pensare a un attacco più “leggero” ma anche più veloce e ficcante con Mendoza? L’unico, tra l’altro, che “tenti” di saltare l’uomo con regolarità. Leggero, piccolo, di sicuro non può essere utilizzato per fare il lavoro “sporco” di elastico davanti, affidato tutto a Sipos. Ma se la squadra lo sostenesse, forse Mendoza potrebbe diventare l’asso nella manica del Lecco per questa complicata trasferta. Magari, se non da titolare, nel secondo tempo quando l’Atalanta potrebbe scontare le tossine accumulate nel recupero di mercoledì…

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