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Venerdì 31 Gennaio 2025
Il «nuovo» Lecco affronta l’Arzignano. Volpe: «Attys è forte, può darci una grossa mano»
Domani alle 15 ad Arzignano si giocherà la prima gara del post Ionita. Un “post” denso di incognite. Una squadra rivoluzionata ma che non deve, non può, fare la fine della scorsa stagione quando “rivoluzione” fece rima con “retrocessione”. Infatti mister Gennaro Volpe scinde le due cose: “Non è una partita post Ionita, ma una partita importante. Ogni gara è decisiva e determinante un po’ per tutti. Sappiamo del valore dell’avversario, ma abbiamo bisogno di punti. Dobbiamo fare il massimo per trarre il massimo dei punti da questa partita”.
Il giorno dopo aver ricevuto la fascia da capitano, comunque, Ionita se n’è andato. Non una bella mossa: “Fermo restando che se l’avessi saputo non avrebbe giocato né indossato la fascia da capitano - spiega il tecnico bluceleste -, la mia testa è solo sulla partita. Del resto non mi interessa nulla. Mi interessa solo fare bene e fare punti”.
Resta il fatto che Ionita è una bella perdita a centrocampo. Ma Volpe fa buon viso a cattivo gioco. “Le soluzioni le abbiamo. È arrivato anche Attys e lui è importante, forte, può darci una grossa mano. Sicuramente sarà a disposizione della squadra. Le soluzioni le abbiamo in casa: Frigerio, Di Gesù, Marino. Galli, e anche Martic può fare il centrocampista. Non ci fasciamo la testa. Abbiamo i numeri per sopperire a qualsiasi assenza e abbiamo fatto una settimana importante”. Di sicuro ad Arzignano si dovrà fare qualcosa in più del primo tempo di Trieste: “Non so manco come definire quella metà gara: c’è stata passività, abbiamo fatto male qualsiasi cosa, tecnicamente, tatticamente e come atteggiamento. Non ce lo possiamo più permettere. Bisogna avere motivazioni forti nel calcio e queste possono venire solo da dentro: l’allenatore non può accendere quel fuoco che deve essere acceso da ognuno dei miei giocatori autonomamente. Il tiro in più, la corsa in più, la voglia di lottare non si insegnano”.
Marino e Di Gesù sono molto simili e Martic in mediana?: “Lui può giocare ovunque. La scelta di Di Gesù operata a Trieste è derivata da quel che mi aveva detto la settimana. Era un giocatore con voglia, dinamicità, poi ognuno fa la scelta in base alla partita e alla settimana. Gli errori in primis li ho fatti io a Trieste e il primo responsabile di quel primo tempo sono io”. E Battistini? “E’ fuori da tantissimo tempo. La tendinite è molto fastidiosa. E il malanno non è del tutto passato per cui Battistini va tutelato. Non si può pensare di rimetterlo in campo perché non è al top, per sua stessa ammissione. Ma rimane uno dei top della categoria”.
Partita da dentro o fuori, oggi, per Volpe che ha una media punti molto bassa con il Lecco? Lui la vede così: “Chi fa questo mestiere è sempre in discussione, ogni singolo giorno. Avevo una media altissima, 144 punti a Entella, mentre ora i miei numeri non sono belli. Non ci dormo la notte. Non mi piacciono e cerco di pensare ogni singolo giorno di poterli cambiare. Non mi piacciono assolutamente, mi fanno incazzare. Penso veramente che ci sia un gruppo nuovo ma so bene che nel calcio contano i numeri e le vittorie. Bivio o non bivio cerco di trasmettere alla squadra la voglia di dare il massimo. E penso che sia pronta a cercare qualcosa che non è ancora stato trovato”.
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