Il Lecco punta l’attaccante
norvegese Julian Kristoffersen

Lecco

Sliding doors. Una porta si chiude, se ne apre un’altra. Chajia ha rifiutato, ma sembra proprio che si possa passare a un’altra occasione di mercato che potrebbe portare a Lecco l’attaccante norvegese Julian Kristoffersen, classe 1997, svincolato. Il centravanti ha indossato la maglia della Nazionale U21 norvegese fin dall’U16 e in Italia si è distinto tra le fila della Salernitana, del Cosenza, della Virtus Verona, ma soprattutto dell’Ancona (e della Pro Sesto): con i dorici ha giocato nel 2023/24 in undici partite. Non è un attaccante prolifico: solo con la Virtus Verona, da gennaio a giugno 2023 ha segnato 3 gol in campionato e uno ai play-off. Ma non è certamente un bomber. Sarebbe un sostituto naturale per Leon Sipos, per la sua possenza fisica e la sua capacità di “tenere alta” la squadra. Poco di più, però. Inoltre sta facendo un secondo giro di visite mediche perché nel primo non era risultato del tutto idoneo (da un punto di vista medico legale) anche se si tratterebbe non del suo stato di forma insufficiente, naturalmente, ma di un piccolo, e pare risolvibile, problema rilevato in sede di visita medico-sportiva. Insomma, la società vorrebbe prenderlo, lui vorrebbe venire (contrariamente a Chajia), ma bisognerà attendere il responso delle visite mediche. Per il resto, però, Antonio Minadeo sa che dovrà operare almeno un acquisto in attacco dove, appunto, se dovesse fermarsi Leon Sipos, il Lecco sarebbe in grandissima difficoltà. È vero che Fallou Sene è il sostituto ideale del giocatore croato, ma è anche vero che mister Valente li vede insieme in attacco, non uno sostituto dell’altro. Per cui anche se Sene venisse messo in campo “per sostituire” Sipos, in caso di sua assenza, ci vorrebbe qualcuno con le caratteristiche di Sene per sostituirlo e attualmente in rosa non c’è. Né Galeandro, né tantomeno Mendoza, hanno fisico e potenza necessarie a ricostituire la coppia d’attacco tutta corsa e grinta che si è vista contro la Pro Vercelli. Il che diventerebbe un bel problema, visto che Galeandro, tra l’altro, è ancora in una fase di involuzione, forse per i campi ancora pesanti o per la crisi in cui è precipitato da qualche settimana a questa parte. E Mendoza, attualmente, è ancora in una fase dove non può essere considerato titolare, anche perché, è giusto ricordarlo, è un classe 2005.

In teoria, poi, servirebbe almeno un centrocampista centrale, visto che, fino a quando Battistini non rientrerà dall’infortunio al tendine d’Achille (che è cronico), non si potrà liberare Manuel Martic dal suo ruolo di pilastro della difesa bluceleste. Ammesso e non concesso che mister Valente lo consideri spostabile in mediana. Di centrali restano Di Gesù, che non è parso in grande forma neanche con la Pro Vercelli, Frigerio (in crescita), Zanellato (che non domenica scorsa non era ancora disponibile) e Marino. Anche Attys sarebbe centrale ma pare che Valente lo voglia considerare tra gli attaccanti, ovvero tra i due-tre davanti (a seconda se giochi con il 3-5-2 o il 3-4-3 come contro la Pro). I vari Grassini, Cavallini, Kritta, sono tutti esterni di centrocampo. Naturalmente giocando con quattro o cinque centrocampisti, i numeri sono non proprio “larghi”.

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