Il Lecco chiude la stagione con un tonfo: amara sconfitta con l’Atalanta U23

Lecco

Una partitaccia di fine stagione nobilitata solamente da qualche giocata di Zanellato. L’Atalanta, rimaneggiata in vista play-off, ha passeggiato per un tempo, poi appena ha accellerato ha fatto gol con il suo uomo migliore, ovvero Vavasori, già autore dell’azione conclusa sul palo a fine primo tempo. Il Lecco privo di Furlan, Battistini, Frigerio, Martic, Marino, Galeandro e Kritta, per citare solo i titolari più sfruttati, non ha opposto grande resistenza se non nel finale quando, spinto dall’urlo della Curva Nord, con il suo uomo migliore (Zanellato) ha sfiorato un paio di volte il pareggio. Ma troppo poco per non parlare di “brutta figura” generale. Non tanto perché l’Atalanta fosse squadra facile da affrontare, ma per il contesto nel quale il Lecco ha giocato. Disputare l’ultima partita della stagione, ininfluente ai fini della classifica, davanti ai 3.500 tifosi del Rigamonti Ceppi avrebbe richiesto un impegno diverso, maggiore, e una qualità immensamente superiore. Non c’è stato quasi nulla di tutto questo, se non sporadicamente e solo da parte di chi aveva la tecnica dalla sua.

Attenzione, poi, a trarre conclusioni da questa partita. Le seconde linee viste dal primo minuto, hanno davvero fatto male. Solo Stanga e Polito si sono sudati la maglia e hanno disputato una buona prova (soprattutto Polito, nonostante il gol sia per metà una sua mancata chiusura).

Per il resto i vari Grassini, Anderson, Mendoza, Attys, sono stati una vera e propria delusione. Se mister Valente trarrà insegnamento da questa partita, ci vorrà un bel pulmino di partenti dal Bione di Lecco per la prossima stagione… A consolare è la conferma di Di Bitonto e Anastasini, prodotti del vivaio, che hanno confermato di poterci stare. E anche Sene e Krisoffersen hanno dato segnali di vita, positivi, costanti. Poi starà alla società decidere, ma l’impressione è che bisognerà cambiare bene ma cambiare tanto. Perché la partita di ieri la si può vedere in due modi: una partita onesta in cui una delle ultime (il Lecco) ha tenuto testa alla ottava forza del torneo. Oppure una partita deludente in cui il Lecco ha dimostrato tutti i propri limiti di rosa. Perché al di là delle assenze, che costituiscono una attenuante generica, c’è stato poco o niente a cui attingere. Eppure chi si vuole tenere non ha il contratto (non tutti almeno quelli che sono dati per favoriti per la conferma), e chi sarebbe forse da ringraziare e salutare, ce l’ha. Una bella gatta da pelare, da oggi in poi, per mister Valente e il diesse Minadeo.

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