Il futuro del Rigamonti-Ceppi: «Persa una grande occasione»

La “verità vera” non si dice (in tema di “Rigamonti-Ceppi”), ma si può solo sussurrare. Ed è che, con la retrocessione in C, lo stadio cittadino ha perso una grossa occasione. Per un ampliamento, una riqualificazione ampia; se non addirittura una ricostruzione in toto. Ma tant’è: altre occasioni (forse) si potranno ripresentare e, nel frattempo, avanti con quelle piccole migliorie che potrebbero comunque rendere più accogliente una struttura che ormai ha più di cento anni. Intanto a Lecco è arrivato Aniello Aliberti che subito si è mostrato sensibile all’argomento. Ed ha subito convocato l’architetto Giulio Ceppi per discutere del futuro del “Rigamonti-Ceppi”...

«Mi è sembrata una persona aperta e disponibile – spiega l’architetto, nipote dello storico patron bluceleste, Mario -; che ha a cuore lo stadio e vorrebbe migliorarlo. Di cosa abbiamo parlato? Di due cose essenzialmente. Quella più importante è lo spazio per i disabili. Nella nuova disposizione dieci postazioni ad essi destinate saranno sistemate nel settore distinti, nelle vicinanze del bar. In modo che possano avere facile accesso ai bagni del settore, posizionati in prossimità della curva sud. Tra le altre cose, proprio la struttura di quei bagni da qualche mese è di nuovo inagibile; a causa di alcuni dissesti e infiltrazioni. Abbiamo scelto di spostare il settore-disabili nei distinti in quanto di più facile accesso da via Pascoli. L’attuale posizione (in prossimità del bar della tribuna.ndr), anche a causa delle varie cartellonistiche, ormai offriva una visuale veramente scadente. Il nuovo settore – prosegue l’architetto Ceppi – prevede la perdita di una quarantina di posti a sedere nella zona coperta di distinti».

Ma con Aliberti non si è parlato solo dei posti per i disabili. «No – dice Ceppi –, si è detto molto interessato ad un ampliamento e miglioramento dell’hospitality (dall’altra parte della tribuna, rispetto all’attuale settore-disabili.ndr). Volendo ampliare la ricettività di invitati e ospiti dell’imprenditoria, cercheremo di ingrandirla e abbellirla per accogliere più potenziali sponsor possibile». I 5.500 posti del Rigamonti-Ceppi per una serie C pur d’alto livello dovrebbero bastare, anche se... «La scelta prima o poi si dovrà compiere – conclude l’architetto Ceppi – ed è quella di capire se si vuole andare avanti con interventi aggiuntivi sull’attuale struttura; oppure ricostruirla ex novo, secondo principi come quelli che a suo tempo ho (era aprile scorso.ndr) ho illustrato in una prima bozza di progetto per un nuovo Rigamonti-Ceppi. E’ chiaro che continuando a mettere “toppe”, si rischia solo di buttare soldi in una struttura vecchia».

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