Foschi, un esordiente a 56 anni. Anche ex-Mundial tra i “ colleghi”

Il tecnico del Lecco al debutto in serie B, proprio come Pirlo... Molti quelli blasonati, diversi altri in rampa di lancio

“Serie B” impegnativa per tutti. Soprattutto per un Luciano Foschi carico e determinatissimo. Principalmente consapevole - al netto delle dichiarazioni - che guadagnarsi la salvezza sarà davvero molto difficile. Ma non peserà il fatto che proprio lui -a 56 anni “suonati” - sarà uno degli esordienti sulle panchine di questa serie cadetta 2023-’24.

Fra ex-Mundial (ce n’è due), ex allenatori di serie A di “chiara fama”, ex Nazionali, ed “head coach” sulla rampa di lancio, lui ci può stare. Non a caso questa strameritata serie B se l’è guadagnata sul campo (fra lo scetticismo generale). Capire in che contesto e con che caratura di colleghi dovrà misurarsi è quindi un esercizio utile per capire quanto è performante questa serie cadetta.

Anche “Il mago” (da calciatore) Andrea Pirlo è un esordiente in B, ma si siede sulla panca della favorita Sampdoria. In cerca di rilancio dopo la deludente esperienza alla Juve e una modesta militanza in Turchia. Con Alessandro Nesta (Reggiana; zio del bluceleste Gianmarco) forma la coppia di mister che vinse il Mondiale di Germania nel 2006.

Reduci da recenti panche di serie A sono invece il bravo Davide Ballardini (alla neoretrocessa Cremonese anche il finale della scorsa stagione) e Massimiliano Alvini (allo Spezia; l’anno scorso pure lui a Cremona). Mentre allenatori come Aurelio Andreazzoli (Ternana), Moreno Longo (Como), Fabio Pecchia (Parma) ed Eugenio Corini (Palermo) la serie A l’hanno già “navigata”. Chi più, chi meno.

Sulla “rampa di lancio”, poi, ci sono allenatori come il non più giovanissimo e grintoso Pierpaolo Bisoli (confermato al SudTirol, dopo il “miracolo” della scorsa annata) o lo stesso Paolo Vanoli, rimasto al Venezia perché l’anno scorso protagonista di un bellissimo finale coi lagunari. O anche quell’Edoardo Gorini, vent’anni fa da calciatore, abituale avversario del Lecco con il suo Varese e oggi confermato sulla panchina di quel Cittadella destinato a valorizzare allenatori emergenti.

Un altro mister con esperienze di A l’ha scelto l’Ascoli che ripartirà da William Viali (artefice di una rocambolesca salvezza con il Cosenza). Mentre lo stesso Cosenza - diretto avversario bluceleste per evitare la retrocessione - punterà sull’esperto di B, Fabio Caserta, con un passato da ala nelle tre serie. Il Modena ha lasciato partire l’esperto in promozioni Attilio Tesser (alla Triestina) e ha chiamato l’emergente (ed ex-vice di De Zerbi al Sassuolo e allo Sacthar Donetsk) Paolo Bianco, altro esordiente in cadetteria che è solo apparentemente un’incognita. Alla Feralpi Salò resta l’ex Inter Stefano Vecchi (la moglie è di Vercurago), mentre a Pisa hanno scelto un altro “predestinato” (belle cose alla guida della Primavera 1 della Fiorentina), l’ex-Nazionale Alberto Aquilani. Allenatore che pare destinato ad avere - in futuro - chance anche in A.

Il Bari, arrivato la scorsa stagione a 3’ dalla serie A (sconfitto in casa dal Cagliari di Ranieri) punterà ancora, dopo un lungo “tira e molla” su Michele Mignani. Eppoi ecco la vera incognita del campionato, quel Catanzaro neopromosso (ha “ammazzato” il girone C di serie C) che punterà sul confermatissimo Vincenzo Vivarini, anche lui esperto di Cadetteria. E la “X”? Se sarà Brescia, ecco in panchina Davide Gastaldello che esordi fra i pro come difensore del Padova proprio contro il Lecco 23 anni fa; se sarà Reggina chissà...Ma difficilmente l’altro “Mundial” Pippo Inzaghi, che pure avrebbe un altro anno di scadenza.

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