Foschi: «Belli compatti e uniti. E poi migliorati con i cambi»

L’analisi di Luciano Foschi dopo il successo contro la Triestina. «I giocatori subentrati hanno dato il loro contributo in maniera decisiva».

Corti, attenti, “cattivi”. Una sbavatura sola, quella sul gol del “solito” Ganz.

Che ha siglato il gol che aveva promesso nei giorni scorsi proprio dalle colonne diu questo giornale. Ma aveva sperato in ben altro: la vittoria scacciacrisi. Invece è arrivata quella degli ex compagni.

Chissà chi ha vinto le scommesse che hanno fatto lui e Battistini e gli altri blucelesti. Di sicuro mister Luciano Foschi non può che ammettere: «Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Soffrendo. Loro sono squadra con giocatori importanti. Abbiamo concesso un po’ più di possesso palla del previsto e abbiamo concesso qualche cross di troppo. Ma abbiamo anche rischiato sempre di fare il 2-1. E pur soffrendo abbiamo costruito diverse opportunità. Belli compatti uniti, e con i cambi abbiamo migliorato le cose».

La pacca sulle spalle ai suoi scatta quasi automatica: «Devo fare i complimenti a questo gruppo perché è davvero un bellissimo gruppo. E ho visto anche tanti tifosi oggi a Trieste. Io non faccio le dediche di solito, ma lo spirito con cui ci accompagnano è davvero molto bello. E spero che quello che stanno facendo i ragazzi in campo serva loro per portare davvero tanta gente in Curva nelle prossime partite. Sarebbe molto bello».

I pericoli, come sempre, vengono dalle fasce per gli avversari. Solo che ti aspetti Zambataro e invece inizia Lepore. Che non sfigura: «Sapevamo che Francesco aveva fatto una partita intera a Salò. Poi aveva giocato dieci minuti contro il Piacenza. E oggi ha fatto bene, per quanto è rimasto in campo. Conosciamo, del resto, le sue qualità. Ma questi ragazzi, compreso lui che è il meno giovane, sono tutti molto bravi. E quando gli si dà quest’occasione, di buttarsi nella mischia, la sfruttano. Se c’è qualcuno sotto tono, con i cambi riusciamo sempre a ribaltare la situazione e a non subire la situazione».

Poi ci può stare che la Triestina ti metta in difficoltà. Se però hai la forza di reagire, di inserire forze fresche e di essere un “corpo solo”, seppur con giocatori differenti, allora per gli avversari la questione si fa difficile. E così soffrire diventa una regola per acquisire la vittoria.

«In effetti -ammette l’allenatore bluceleste - i giocatori freschi che abbiamo inserito ci hanno fatto migliorare. Sapevamo di poterli mettere in difficoltà con il dinamismo, la capacità di ribattere colpo su colpo. Lakti, Girelli e Galli, i primi a entrare, mi sembravano già dentro la partita ancora prima che entrassero Avevamo avuto qualche difficoltà prima, è vero. Abbiamo sofferto però solo i calci piazzati e i loro saltatori bravi. I ragazzi che sono entrati hanno dato il loro contributo e l’hanno fatto in maniera decisiva».

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