Di Nunno contestato. Ma il patron:
«Situazione generata da colpe non mie»

Il presidente del Lecco: «Sto cercando di vendere». L’imprenditore Aniello Aliberti sul campo con Battazza e poi in tribuna

Un’altra sconfitta, l’ultima della serie B. Solo un pizzico d’orgoglio nella ripresa, ma nella sostanza un’altra cocente delusione. Il Lecco disputa uno dei peggiori primi tempi della stagione (e dire che ce ne sono stati di brutti), nella partita in cui ci si aspettava un sussulto d’orgoglio. Il che vuol dire che manco questo è rimasto più nelle gambe e nelle menti blucelesti. Una partita iniziata, come spesso accaduto, con una “cappella astrofisica”, difficile pure da pensare (Degli Innocenti che scivola con Melgrati a centrocampo e Strizzolo deposita in rete dopo 2’), eppure Sersanti (altro regalo della difesa, questa volta dell’ex Pergreffi), aveva restituito il favore a Sersanti che aveva siglato il suo secondo gol in campionato dopo 22’ del primo tempo. Ma vuoi il gran gol di Bozhanaj al 29’ e due minuti dopo il comodo tap-in da due passi (con Celjak a rane), ancora di Strizzolo e la voglia di rifarsi del Lecco sembra tramontare già dopo 45’. Nella ripresa, però, grande pressing in apertura con due buoni palloni per Sersanti e Novakovich (entrato in campo insieme a Crociata e Galli, rispettivamente al posto di Inglese, Salomaa e Degli Innocenti).

Il gol di Buso illumina la serata bluceleste. Il suo tipico gol a giro sul secondo palo. Il Lecco spinge fino alla fine ma non trova il pari anche se forse l’avrebbe meritato. Solo cuore e poco altro. Ma l’unica vera nota positiva di ieri sera la coreografia della Curva Nord, con lo striscione di sfondo “Questa fede non retrocede”. Da sottolineare anche la contestazione pesantissima a Di Nunno. “Pdn dalla D alla B questo è vero ma come uomo vali zero”, firmato Cani Sciolti Lecco. E poi gli striscioni dei Distinti che hanno attaccato Bizzozero “Bizzout” e “6-12-2016 questa è la storia per chi ha poca memoria”.

Altra cosa positiva, l’arrivo dell’imprenditore Aniello Aliberti sul campo con Battazza a fargli da Cicerone, e poi in tribuna. In mattinata aveva incontrato alle 10,30 il sindaco Mauro Gattinoni. Un arrivo quello di Aliberti da protagonista e che sembra essere stato un segnale dato a tutto l’ambiente bluceleste. E, francamente, una svolta ci vorrebbe dopo il triste spettacolo di ieri che ha salutato la prima serie B del Lecco dopo 50 anni. Di Nunno manda un audio finale che descrive la situazione di confusione totale: «Non sono arrabbiato con i tifosi anche se me ne hanno dette di tutti i colori. Ma devono guardare bene alle colpe che non sono mie: mister e direttore sportivo hanno scelto i giocatori. Non dovete averla con me. Io andrò via. Sono già via. Sto cercando di vendere e se no la darò al sindaco».

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