Calcio, vittoria del Feralpisalò contro il Lecco: finisce 2-1. Quarta sconfitta per i blucelesti in cinque partite

Quarta sconfitta nelle ultime cinque partite giocate. E partita quasi sempre a senso unico, se non dopo l’1 a 1 momentaneo di Frigerio. Il Lecco insomma esce con le ossa rotte dal Lino Turina di Salò e mette di nuovo a tema la sostituzione della sua guida tecnica perché ieri è parso chiaro che qualcosa, dalla panchina, non abbia funzionato.

Mister Baldini infatti parte con una formazione che sulla carta potrebbe anche apparire la migliore perché la difesa è molto esperta. Ma per chi conosce la Feralpisalò e sa che Pietrelli sulla destra è uno stantuffo, era facile prevedere che, a seconda di dove giostrasse l’esterno verdeblu, avrebbe messo in difficoltà i compassati Lepore e Beghetto. Giocando a destra ha sistematicamente fatto vedere i sorci verdi(e blu) a Beghetto. Ma che colpa ne ha il terzino sinistro bluceleste se, tra l’altro, dal centrocampo nessuno raddoppiava né dava una mano?

Alla fine lui è stato il capro espiatorio di una situazione tattica che si poteva sanare ben prima del 60’ quando Baldini ha inserito Kritta sulla sinistra. Altra difficoltà palese è stata quella vissuta da Di Gesù, troppo compassato e lento per dare problemi, da trequartista, alla miglior difesa del torneo. Che, fino a oggi , era anche il peggior attacco come lo era stato il Renate. È un Lecco che cambia i numeri delle altre squadre ma non i suoi, quello delle ultime cinque partite di campionato. Urge riflettere. Anche perché per tutto il primo tempo è andato in difficoltà senza colpo ferire. Sette calci d’angolo a zero e una serie di conclusioni che, seppur non pericolosissime, hanno dato alla Feralpisalò morale per affrontare subito alla grande il secondo tempo.

Prima Pietrelli poi Cavuoti hanno sfiorato il gol, nella prima frazione. E guarda caso Pietrelli supera Beghetto al 4’ della ripresa e la mette bene al centro per l’accorrente Di Molfetta che non aveva mai segnato finora. Così l’1 a 0 è cosa fatta. Per fortuna Baldini si ravvede e corregge la squadra togliendo Beghetto e Di Gesù. E manco a farlo apposta Frigerio al 15’ pareggia su azione di Tordini, Ionita e colpo di testa di Galeandro. Il pallone capita sulla sua zucca crinita e Frigerio fa 1 a 1. Tutto bene? Pare di sì. Il Lecco con Kritta e Tordini si ravviva e sfiora il vantaggio con una bella azione di Frigerio che mette in buca per Galeandro. Purtroppo sfinito. Così sbaglia tutto al momento della conclusione. E la beffa è dietro l’angolo: Pietrelli si sposta a sinistra e incontra Lepore. Anche lui va in difficoltà.

Pietrelli tira (o voleva crossare?) dalla linea di fondo, Furlan è un passo troppo avanti e prende gol sul proprio palo. Un mezzo infortunio che condanna un Lecco oramai stanco. Entrano anche Mendoza e Gunduz, insieme a Galli, ma il Lecco sfiora il gol solo con un’invenzione di Lepore (tacco per Mendoza e tiro deviato in extremis). Troppo poco per giustificare un pareggio che, vista la pochezza offensiva della Feralpisalò che è priva di finalizzatori, anche se è difficile farle gol, sarebbe stato alla portata dei blucelesti.

C’è una sola scusante a questa prestazione e per mister Baldini: se l’arbitro, peraltro discreto, Castellano da Nichelino avesse espulso Rizzo per fallo da ultimo uomo (di mano), al 22’ p.t. allora la partita sarebbe potuta cambiare.

Un tocco di mano che è parso netto e che avrebbe probabilmente cambiato direzione alla partita. Ma è troppo poco per sostenere che la sconfitta sia stata ingiusta. Sarebbe stato un episodio casuale, sicuramente importante e di quelli che mutano i destini delle partite. La verità, però, è che il Lecco ha fatto pochissimo nel primo tempo: mezzo tiro in porta.

E poco nella ripresa, oltre al gol. Diciamo che avrebbe potuto pareggiare e non sarebbe stato uno scandalo. Ma il fatto che prenda (tranne sabato scorso contro la Pergolettese), sempre due gol anche da chi aveva il peggior attacco del torneo, e non segni valanghe di gol, è un chiaro campanello d’allarme.

La società deve decidere se è la rosa allestita (sicuramente molto su di età) a essere colpevole di questa situazione o se c’è un coinvolgimento della guida tecnica, ovvero di mister Francesco Baldini. È un lavoratore indefesso e un grande professionista, ma è parso lento nel cambiare formazione quando pareva chiaro ai più che così non si poteva reggere a lungo. E infatti è arrivato il gol proprio su quella fascia, la sinistra, presa così di mira dai verdeblu. Ma più ad ampio spettro, il Lecco non solo ha subìto ma ha anche reagito poco. Pare in balia degli eventi, piuttosto che padrone del suo destino. E questo, per una squadra che vuole essere protagonista in campionato, non è ammissibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA