Calcio, mister Valente si presenta: «Voglio riaccendere questo Lecco»

Le prime parole del nuovo allenatore del Lecco, Federico Valente, 49enne italo-svizzero: «Non vedo l’ora di scendere in campo coi ragazzi, voglio vedere il fuoco nei loro occhi»

Lecco

Ore 17.34 di un “qualsiasi” giovedì d’inizio febbraio: (ri)parte il “Lecco 3.0”. Dopo quello a “conduzione-Baldini” (15 punti in 11 gare) e quell’altro a guida-Volpe (11 punti in 14 partite), ora ci prova questo 49enne italo-svizzero, Federico Valente: “giovane” come head coach (poco più di un anno come allenatore-capo), ma di lungo corso come “vita calcistica complessiva”.

Lo presenta un convinto Aniello Aliberti, davanti allo “stato maggiore” bluceleste quasi al completo – il club manager Vitali, il ds Miandeo, il presidente onorario Battazza (fra le cariche ufficiali manca solo il vicepresidente Francesco Aliberti) -; la sala stampa è piena. C’è voglia di capire. Di conoscere.

E il nuovo mister non si sottrae: “Io sono un uomo a cui piace lavorare sul campo – si presenta con qualche leggera inflessione teutonica - dopo l’esperienza col Sud Tirol, mi è cresciuta la voglia di allenare le prime squadre. Non vedo l’ora di scendere in campo coi ragazzi. Ci saranno un paio di cambiamenti di metodologia di lavoro. E sono convinto di riuscire ad accendere un fuoco, già domenica. Alla fine il campo ti da delle risposte e c’è anche bisogno di avere il sorriso quando vai in campo, dando il massimo per la maglia. Accendere il fuoco per me vuol dire che tutti possiamo rilanciarci, ma sempre divertendoci”.

Quindi il pensiero va alla serie B e a quei due precedenti in cadetteria (2-1 per il Lecco al Rigamonti-Ceppi; e 0-1 a Bolzano): “Penso di aver fatto una bella partita anche al ritorno – dice sincero Vitale -. Ora vogliamo incidere subito con coraggio, autostima e voglia di fare. Senza paura. Anzi, non utilizziamo nemmeno la parola “paura” ma usiamo quella “coraggio”. Se i ragazzi sentono quello che abbiamo come idea di calcio”. Quindi una risposta diretta: “Squadra spaventata? Penso sia normale: se non vinci, non fai punti. Malgrado tutto quello che puoi avere. Il “mental coach” più forte che si può avere è quello della vittoria. Dobbiamo credere in quello che facciamo”.

E il discorso scivola sulla qualità della rosa e di conseguenza sul mercato: “Sono due giorni che siamo in contatto 24 ore su 24 – dice Valente - per vedere quali possibilità ci sono (fra le liste degli svincolati.ndr). Ma due giorni sono pochi per valutare bene una rosa. Io provo a dargli fiducia e a sentire il polso della squadra”. E sul tifo bluceleste: “Mi ricordo di Lecco. Ho vissuto la partita qui e c’è quella curva alle spalle...un inferno. Voglio quello per noi. Spero di accenderlo. Mi aspetto che il pubblico venga a sostenerci. Il progetto? - prosegue - Nel calcio già uno fino al 2026 è lungo. Per me c’è un importa chiara dietro questa società e allenando tanti giovani che poi hanno fatto una bellissima carriera questo mi rende fiero e mi riempe il cuore. Ora questa squadra è completamente diversa da quella di una settimana fa e la sto studiando. Poi farò le mie scelte”.

Quindi la sfida con la Pro Vercelli: “Gara decisiva? Perdessimo, tutti penserebbero che siamo morti, ma se poi ne vinciamo due o tre di fila... Pensiamo partita per partita; e se facciamo bene, sono certo che i risultati arriveranno. Sì, se siamo convinti di quello che facciamo e non andiamo in panico. Io non parlo di moduli ma di principi di gioco. Adatto quelli in base a quello che mi ispira l’avversario. Non mi piace dare i moduli in numeri, ma parlare di giocatori e caratteristiche di quelli”. Infine sullo spogliatoio che ha trovato: “Ognuno si è messo a disposizione – conclude il neo-mister del Lecco -. Dal punto di vista fisico la scelta è stata quella di rimanere col preparatore che c’era (Colla.ndr) perché quello che ho visto in allenamento, mi è piaciuto a livello di intensità...”.

A margine della presentazione è emerso anche il nome di un possibile nuovo acquisto per il reparto offensivo bluceleste. Si tratterebbe del trentunenne - classe 1993 - Francesco Margiotta, attualmente sotto-contratto con una squadra del Tagikistan. L’ex giocatore del Chievo Verona in B (nella stagione 2020-2021) arriverebbe però sol dopo essersi svincolato.

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