Calcio: lunedì Lecco a Novara in cerca di una svolta

Quattro partite in tredici giorni: contro il Novara lunedì sera alle 20,45 del 16 settembre. Quindi due partite casalinghe: contro la Triestina il 21 e contro l’Arzignano il 24. E, infine, la trasferta a Vercelli, contro le bianche casacche della Pro Vercelli, il 28.

Ecco, se qualche tifoso del Lecco vuole capire quale ruolo possa recitare il Lecco in questo campionato, non ha che da seguire queste quattro partite per raccapezzarsi meglio. Anche perché Novara, Triestina e Pro Vercelli sono tre test importanti. Senza contare le difficoltà insite in una partita contro una squadra come l’Arzignano.

Ma tutto questo mister Francesco Baldini lo sa benissimo. Come sa che la partita di Novara è fondamentale. Uscirne indenni o, meglio, vincenti, sarebbe il viatico migliore per poi passare di slancio gli altri ostacoli. La componente psicologica in questo periodo di difficoltà e di assestamento, dove il Lecco ancora non ha un gioco ben definito né titolari inamovibili, è fondamentale.

Riuscire a passare Novara con la consapevolezza di avere un buon impianto di base alle spalle, è la chiave di volta di questa prima parte di campionato. Il Novara? Non naviga in buone acque, al di là dei propri demeriti: pareggio esterno contro la Feralpisalò alla prima, sconfitta interna per 3 a 0 contro l’Atalanta U23 e sconfitta per 1 a 0 a Verona contro la Virtus (in 10 contro 11). Tre partite che, però, avrebbero anche potuto andare diversamente se giocate con maggior accortezza. Il Novara, per questo, è indecifrabile e aperto a qualsiasi risultato. Ma la stessa Triestina ha già parzialmente deluso, con una vittoria in casa roboante per 3 a 0 contro l’Arzignano ma due successive sconfitte contro le matricole Clodiense (in 11 contro 10) e Caldiero (addirittura al Nereo Rocco).

E la Pro Vercelli è altalenante: due vittorie e una sconfitta, tutte, o quasi, inattese. Se la vittoria contro la Pergolettese in casa poteva essere messa in preventivo, non altrettanto il 2 a 0 in casa del Lumezzane. E di certo non lo 0-1 al Piola contro la Giana. Insomma, le bianche casacche sono indecifrabili. E l’Arzignano? L’ex bluceleste Alessio Nepi è un po’ il simbolo di questa squadra veneta scarsa di contenuti tecnici ma con grinta da vendere e corsa da invidiare. Insomma una mina vagante. Due pesanti sconfitte contro Triestina a Trieste (3-0) alla prima, un pareggio contro l’Albinoleffe in casa (1-1) e una pesante sconfitta contro il Padova (1-4) sempre in casa nello scorso turno. Ma se si conta che gli avversari sono dati per i migliori del torneo (almeno Triestina e Padova), tirare le somme non è affatto facile.

Chissà cosa si cela dietro questa squadra: una votata alla salvezza, o qualcosa di più? Si vedrà. Anzi, ai blucelesti testarlo. Una cosa è certa: i blucelesti in queste prossime quattro gare a partire da domani notte, diranno molto sul loro valore. Non ci si aspetta un deciso salto di qualità a livello di gioco, reso quasi impossibile dalla scarsa forma di molti dei suoi componenti la rosa. Ma ci si aspetta una risposta caratteriale e di mentalità. Già queste due caratteristiche potrebbero dare la prima svolta al torneo bluceleste.

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