Calcio Lecco, trattativa con Lin, il dg Maiolo: «In tanti si fanno pubblicità»

Il patron Di Nunno chiosa: «L’ho incontrato, ma non so se ha veramente intenzione di comprare. O portano i soldi o sono solo chiacchiere»

Cinesi? Imprenditori lecchesi? Come sempre succede in questi “intermezzi” dove tutti parlano di tutto, ma di concretezza sembra essercene poca, la società smentisce. O, meglio, Angelo Maiolo, direttore generale del Lecco, dice di non saperne (quasi) nulla. E Paolo Di Nunno pur ammettendo di aver incontrato Alex Lin, l’imprenditore cinese, dice che non c’è ancora nulla di concreto.

«È vero che sono sempre a Lecco - spiega Maiolo - ma né il patron né altri in famiglia mi hanno mai detto di aver trattato con nessuno. Non so nulla di ufficiale, diciamo. Inoltre finché il patron non vede cose concrete, non credo che lascerà mai. Per quanto ne so, infine, non ci sono frotte di acquirenti che si recano a Cormano a parlare con lui. Me lo direbbe, penso, anche se naturalmente decide lui se dirmi o non dirmi certe cose».

E allora perché gli emissari di Lin parlano di cessione, di soldi, di milioni che vanno e che vengono? «Ripeto: nessuno mi ha mai accennato nulla, da parte della famiglia Di Nunno. Tanti, però, cercano solamente di farsi pubblicità. Non dico nulla di Alex Lin, perché non lo conosco e non so chi sia. Ma di sicuro io non ho mai visto nessuno e non sono mai stato coinvolto in nessuna trattativa. Se poi domani arriva Babbo Natale, bene, lo accoglieremo a braccia aperte». Sui tre milioni di euro di “spese”, però, che secondo gli imprenditori il Lecco potrebbe pretendere per appianare i costi sostenuti e cedere subito la società, Maiolo è molto dubbioso: «Dello stadio è rimasto qualcosa da pagare, vero. Il patron ha pagato all’inizio, a metà e a un quarto delle opere realizzate. E so per certo che tante cose sono state pagate. Che rimanga addirittura quasi un milione da pagare, mi pare pazzesco. Se, invece, si parla di costi di gestione da 890mila al mese non siamo lontani, invece: se non sono 900mila sono 700-800mila, questo sì».

Non si cava un ragno dal buco, insomma. Oppure, semplicemente, il ragno non c’è. E Di Nunno chiosa: «Io di cinesi ne conosco tanti. Ma questo signor Lin non lo conoscevo. È vero, l’ho incontrato, ma non so se abbia veramente intenzione di comprare. E io non voglio fare pubblicità a nessuno. Se mi portano i soldi, bene, altrimenti sono solo chiacchiere».

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