Calcio Lecco: una sfida oltre le barriere del carcere

Lecco

Una partita dall’alto valore sociale e sportivo. Sul campo la casa circondariale di Lecco con agenti di Polizia Penitenziaria e detenuti da una parte e una rappresentativa diritenti-tecnici del Lecco dall’altra. E per una volta chi ha perso (per la cronaca 4 a 1), è contento come e più di chi ha vinto. Infatti agenti e detenuti del carcere di Pescarenico, nell’ambito del progetto sociale che è sempre stato attivo in questa stagione tra la società bluceleste guidata da Aniello Aliberti e la casa circondariale, diretta da Luisa Mattina, si sono aiutati, sostenuti, sacrificati l’uno per l’altro sul terreno di gioco del Rigamonti-Ceppi.

Poi, anche se non entrerà nella hall of fame, la formazione del Lecco guidata ieri da mister Federico Valente come allenatore-giocatore, in campo come difensore prima e centrocampista poi, si è fatta valere senza risparmiarsi. Con la partecipazione attiva del vicepresidente Francesco Aliberti (terzino destro e poi ala), dell’addetto stampa Giorgio Dusi (attaccante), del secondo allenatore Nicolò Cherubin, del fotografo Eduard Huiala e altri “tecnici” blucelesti, la partita è stata divertente. Il vicepresidente ha rischiato l’infarto, Dusi la sincope e Valente si è dimostrato ancora una volta molto pretenzioso auto-sgridandosi e lanciando l’urlo “che scarso che sono”, ma tutto sommato si sono divertiti tutti e alla fine Aniello Aliberti ha affermato: «Per me e la nostra famiglia Lecco è soprattutto comunità, società, città per cui è scontato che facessimo un progetto con il carcere». E dopo aver ricevuto la maglia autografata da tutti i giocatori e un pallone, la direttrice Luisa Mattina, visibilmente emozionata per il pomeriggio così inusuale, ha affermato: «Ho visto cadere un nostro agente dopo un contrasto e il detenuto dargli la mano per tirarsi in piedi. Sono questi gesti, piccoli ma significativi, che danno la misura di quel che è andato in campo oggi: il rispetto delle regole, delle persone, il sacrificarsi per gli altri. Valori che fondano la convivenza civile».

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