Calcio Lecco, parte il nuovo corso

Ha preso ufficialmente il via il nuovo corso del Calcio Lecco. Presentati il nuovo direttore sportivo Minadeo, il tecnico Baldini e il club manager Vitali

Mercato, ritiro, volti nuovi, ambizioni e garra. “Pronti via” e alla tanto attesa conferenza stampa di presentazione del nuovo staff bluceleste, manca lui: il presidente Aniello Aliberti. “Motivi familiari – sussurra a un giornalista – il figlio Francesco (vicepresidente della società Calcio Lecco 1912) che si piazza in mezzo al tavolo dei relatori e li presenta. Con l’entusiasmo di un giovane che si proietta in una nuova “competizione”. Francesco Baldini, intanto, si è presentato in sala stampa – camicia bianca, abbronzatura diffusa – dispensando sorrisi e strette di mano. Con lui al tavolo anche Michelangelo Vitali.

«Oggi è una giornata importante e presentiamo le tre figure cardine della prossima stagione – dice il giovane Aliberti -. Ma prima ecco Giorgio Dusi e Nicole Palazzolo che si occuperanno della comunicazione e social media».

Quindi la parola al nuovo mister bluceleste che subito chiarisce: «Se dovesse cominciare il campionato domani la squadra sarebbe ottima. Abbiamo sotto contratto giocatori di ottimo livello. Il modulo? Faccio fatica a parlarne. Parlo più volentieri di occupazione degli spazi e ragiono sempre su modulo che possono coprire al meglio tutte le zone del campo... 4-3-3 o anche 4-3-1-2. Moduli che permettono, appunto, di occupare spazi».

Quindi il passato prossimo: «A Vicenza in B sono andato, reduce da una cavalcata incredibile a Catania (la squadra fu radiata a campionato in corso.ndr). Andai per le ultime tre partite, finendo ai playout e perdendo contro il Cosenza di Bisoli... Poi siamo ripartiti non nel migliore dei modi in C. Ma lasciai il Vicenza quarto in classifica, finì ottava. A Perugia son stato esonerato dopo due sconfitte in 16 gare, siamo sempre stati terzi. Le due retrocessioni non c’entrano nulla l’una con l’altra. Ora sono qua a Lecco, perché ho valutato che ci sono tutte le componenti per fare in un certo modo. Parlando di giocatori: prima delle loro caratteristiche calcistiche, mi interessano quelle umane. Faccio un esempio: mi ricordo quel Lecco sconfitto a Vicenza (nel settembre ’22 finì al “Menti” 4-0.ndr) e non avrei mai detto che poi quel Lecco sarebbe andato in B; e questo spiega precisamente che uomini sono oi giocatori di quel gruppo. Come mi ha spiegato Foschi che ha avuto la delicatezza di chiamarmi e farmi l’in bocca al Lupo. Ma la stessa cosa è successa col Mantova: nessuno avrebbe mai detto che sarebbe stato promosso...».

E poi la stagione che verrà: «Ci sono società che hanno un budget maggiore certo – continua Baldini -, ma sono convinto che col lavoro e la serietà, quel gap in termini di soldi, potrà essere riempito. L’input che daremo noi ai ragazzi sarà quello della serietà. Con quella si possono raggiungere grandi obiettivi. Le strutture? Come in ogni società, ci saranno cose da modificare. C’è un campo in sintetico, come una palestra che ci permette di lavorare sulla forza. Faremo un ritiro che partirà il 15 luglio sera».

Infine una stoccata al talentuoso Mattia Tordini: «Lui è un diamante grezzo. Ne ho conosciuti - spiega Baldini –. Ho fatto esordire Colpani e Calafiori, altri li ho visti in Nazionale. Poi c’è stato Luca Moro (venduto dal Padova al Sassuolo per vari milioni di euro.ndr) era con me a Catania... A Tordini ricorderò subito come si allenava Moro. Ogni volta dopo l’allenamento, chiedeva di fare di più. Ecco da lui voglio questa dedizione e questa voglia di arrivare».

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