
(Foto di Sandro Menegazzo)
Il Lecco va sotto 2-0 nel primo tempo. Nella riprese arriva il gol di Frigerio, ma non basta. Prosegue la maledizione delle trasferte: i blucelesti non sono ancora riusciti a mettere a segno i tre punti giocando fuori casa
Lecco
Finisce 2-1 a Padova per i padroni di casa contro il Lecco di mister Federcio Valente. A questo punto è una maledizione. Il Lecco, a una trasferta dal termine del torneo, rimane l’unica squadra a non aver mai fatto tre punti fuori casa.
Certo, a Padova era quasi una “mission impossible”, ma per i biancoscudati è stato tutto troppo facile, almeno nel primo tempo. Altro che far paura al Padova. Il Lecco è sceso in campo senza mordente e senza concentrazione e dopo 10’ è andato sotto di due reti. Il che ha voluto dire regalare la partita alla vicecapolista. Nella ripresa, però, la reazione e quindi il gol di Kristoffersen, la traversa di testa di Kristoffersen e il palo di Sipos. Insomma, il pari non sarebbe stato scandaloso, anzi. Meritatissimo. Però pesano sulla gara i primi 45 disastrosi minuti blucelesti.
La cronaca
Inizio imbarazzante del Lecco. Già dopo 60 secondi regala un corner e dopo 120 secondi è già sotto. Solita distrazione difensiva (di Zanellato) in mezzo e Varas, che un gigante non è, la mette dentro di testa. Passano otto minuti e un’altra topica difensiva fa prendere il secondo gol: pallone in mezzo e Battistini, per il resto della partita inappuntabile, si inventa un rinvio basso e in mezzo all’area. Varas ringrazia e di esterno sinistro segna un bellissimo gol. Ma l’errore di Battistini è grave. Dal 10’ sembra quasi che il Lecco abbia il controllo della partita, ma in realtà di pericoli non ne crea e il Padova lascia fare. Appena può, affonda, e sfiora due volte il 3 a 0. Prima con una punizione di Buonaiuto (palo esterno), e poi con una girata (da corner) di Delli Carri lasciato solo (paratona di Furlan). Insomma, un primo tempo assolutamente da dimenticare. Un Lecco che sembra essere tornato quello di Baldini e Volpe: presuntuoso, che giochetta, senza attenzione e grinta. Non il Lecco al quale Valente ci aveva abituati.
Nella ripresa, Pezzopane, che ha arbitrato il Padova solo in casa (2-0 e 3-0), nega un rigore che pare solare all’8’ s.t. che avrebbe potuto riaprire la partita (Perrotta il colpevole). Però il Lecco non si disunisce e pressa con convinzione. Entrano Di Dio (al posto di Anderson), Cavallini (per ) e Kristoffersen (per Galeandro) a dimostrazione che la “gamba” e la fisicità sono importanti. E va in gol con Frigerio su azione di Dio. Poi al 92’ arriva anche la traversa di testa ancora di Kristoffersen e il palo seguente in mischia (Sipos?). Insomma, un Lecco condizionato da un assetto iniziale che lo ha penalizzato. Valente per la prima volta sbaglia schierando una formazione lenta e macilenta. Quando inserisce i vari Di Dio, Cavallini, Kritta che parte da dietro, il Lecco cambia volto. E scopre di avere un Kristoffersen in più nel motore. Ma con l’Albinoleffe sabato prossimo in casa dovrà fare a meno di mezza difesa: Marrone e Martic saranno squalificati. Che brutta serata.
Reti: Varas (P) al 2’ e al 10’ p.t., Kristoffersen (L) al 34’ s.t.
PADOVA (3-4-2-1): Fortin; Belli, Delli Carri, Perrotta; Kirwan (dal 14’ s.t. Capelli), Fusi (dal 40’ s.t. Favale), Crisetig, Villa; Varas, Buonaiuto (dal 21’ s.t. Spagnoli); Bortolussi (Voltan, Sala, Russini, Valente, Cretella, Bianchi, Valente, Liguori, Granata, Pirrello, Montrone, Faedo). All. Matteo Andreoletti.
LECCO (3-5-2): Furlan; Battistini, Marrone (dal 28’ s.t. Cavallini), Martic; Anderson (dal 1’ s.t. Di Dio), Frigerio (dal 44’ s.t. Mendoza), Zanellato, Marino (dal 44’ s.t. Di Gesù), Kritta; Galeandro (dal 28’ s.t. Kristoffersen), Sipos (Fall, Dalmasso, Grassini, Attys, Stanga, Ferrini, Polito). All. Federico Valente.
Parziali: 2-0
Arbitro: Pezzopane di L’Aquila
Note: serata primaverile; terreno in buone condizioni. Spettatori 3.627 (1.755 abbonati, 161 ospiti). Incasso di 17.679,10 euro. Ammoniti: Varas, Crisetig, Marrone, Martic, Fusi, Battistini. Angoli 5-4. Recuperi: 1’ nel 1° t. e 5’ nel 2° t.
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