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Mercoledì 19 Febbraio 2025
Calcio Lecco, Merli Sala suona la carica:
«Valente è l’uomo giusto»
L’ex capitano: «Il nuovo mister è una persona umile, un lavoratore. Questo è è un buon punto di partenza. Il tempo è poco ma, se sa toccare i tasti giusti, ce la può fare. Per me sta ricreando entusiasmo tra i ragazzi»
Lecco
Ivan Merli Sala suona la carica. Come faceva ai tempi in cui era capitano, difensore roccioso e la testa da guerriero. Sbagliava, si rialzava. Le dava e le prendeva. E giocava anche “rotto”. Da bluceleste vero. Ora l’appello a quelli che considera suoi compagni di avventura è forte: «Diciamo subito che mister Valente mi sembra una persona umile, un lavoratore. Questo è un buon punto di partenza. Il tempo, ha ragione lui, è poco, ma se sa toccare i tasti giusti, ce la può fare. Per me sta ricreando entusiasmo tra i ragazzi. La squadra è stata ringiovanita, non c’è più tanta esperienza, ma ci deve essere quella frenesia e pazzia di quella squadra che dà il cento per cento e più per tutta la gara. A questo punto bisogna fare forza sui tifosi che sono il dodicesimo uomo in campo».
Merli Sala vuole scuotere gli animi dei blucelesti in campo: «Anche domenica i tifosi hanno ribadito che il loro attaccamento è massimo andando a Renate in 500. I ragazzi lo devono capire nello spogliatoio. Con sei punti ci si gioca tutto. Facendo due vittorie, si può guardare più in là del proprio naso. Con una piccola striscia positiva ci si tirerebbe fuori dalle sabbie mobili». La passione deve fare la differenza: «In altre squadre, non sarebbe così. Giocare a Lecco è da primi due-tre posti al Nord. E giocare qui è una fortuna che va sfruttata. Se questa cosa non ce l’hai dentro, vuol dire che non puoi giocare qui. Anche quando ci giochi contro, e magari il Lecco non è brillante, anche se va sotto, ha quella rabbia e quella voglia di non perdere le partite, che, da avversario, ti mette timore, ansia. Il tutto è dato dallo stadio. In tutte le altre società ci sono pregi e difetti. Ma a Lecco hai la gente a due metri da te che ti spinge per novanta minuti e quello ti deve dare la coscienza di capire che bisogna morire sul campo. Il timore di venire a giocare a Lecco c’è sempre stato. Da parte di tutti. Avevi quell’ansia di stare davanti a una piazza vera, dei tifosi veri, dove c’è stato il calcio vero. E può tornare. Ma dobbiamo salvarci».
Purtroppo arriva la bestia nera Pro Patria. «Per noi Lecco-Pro Patria è sempre stata tosta. Io ne ho giocate otto da quando sono stato a Lecco. Più nel 2012 quando andammo contro la Pro Patria con Pellegrino e perdemmo anche quella volta. Di sicuro sarà una partita complicata, ma ho fiducia nel Lecco. Giochiamo davanti al nostro pubblico. La fame che ci aspettiamo dalla squadra deve essere al centodieci per cento. Dobbiamo far vedere di saper dare tutto. Sono le partite più importanti per cambiare e dare un’inerzia diversa alla stagione. E poi per me questa volta l’allenatore è quello giusto». Ci sono polemiche sulla squadra ma anche sul mercato, per com’è stato gestito dalla società. Merli Sala però difende Aliberti e Minadeo: «La famiglia Aliberti ha puntato su giocatori di primo livello, che avevano vinto i playoff e fatto la serie B. Chi avrebbe pensato che sarebbero piombati nei bassifondi della classifica? E chi è arrivato ha un bagaglio d’esperienza e qualità. Deve solo dare l’anima sia per sé stesso che, ripeto, per il Lecco. Se metteranno davanti il Lecco a loro stessi, allora questi ragazzi ce la faranno»
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