Calcio Lecco, Giaretta: «All’ambiente serve fiducia». Intanto in difesa arriva Manuel Ferrini

L’intervista a Cristiano Giaretta, ex capitano e difensore del Lecco, ora direttore del Pafos. Domani alle 20.30 il match contro il Novara. Intanto arriva Manuel Ferrini, classe 1998, a dare manforte al reparto della difesa

Alla vigilia di Lecco-Novara, una cosa è certa: quando il gioco si fa duro… bisogna mantenere la calma. Niente panico, è la parola d’ordine di Cristiano Giaretta direttore del Pafos, squadra di primo livello di Cipro che per la prima volta nella sua storia ha disputato la Conference League, sotto la sua direzione. Ex bluceleste, ex capitano e difensore del Lecco, Giaretta è convinto che, con tutti gli errori che possano essere stati commessi, non si deve perdere di vista l’obiettivo: la salvezza.

«Sto seguendo il mercato. E ho visto i profili che hanno preso. Sinceramente, io avrei fatto scelte diverse, la maggior parte di loro se non tutti, sono più acquisti da estate. Ossia che avrebbero richiesto più tempo davanti a loro per essere integrati. Però è chiaro: il Lecco ha vinto una partita nelle ultime dieci gare disputate. E nelle ultime dieci ne ha perse sei, quindi bisogna stare attenti. Capisco la voglia di correre subito ai ripari».

Anche perché domani c’è il Novara e subito dopo Triestina e Arzignano. Un momento peggiore per affrontare delle dirette avversarie non c’era. «Attilio Tesser (tecnico della Triestina) è stato mio allenatore per due anni. Non retrocederà mai, impossibile. La Triestina la salverà a gonfie vele. Ci sono la Pro Vercelli, la Pro Patria, il Caldiero, la Pergolettese, la Giana, la Clodiense. Insomma, bisogna stare attenti: adesso sono alla porta due partite Novara e Triestina, importantissime».

Dal mercato potrebbero arrivare altri rinforzi. Ma è il caso di cambiare tanto? Giaretta osserva: «Se si aspettano i momenti giusti, i giocatori buoni si trovano e la scelta di fare subito qualche acquisto può essere corretta. Devono completare ancora con qualche acquisto. Certo è che comprarne cinque e metterne cinque tutti insieme al loro esordio, è una cosa che non ho capito».

In uscita

Come pure isolare Lepore, Celjak, Rocco, dare in prestito Ilari. I “vecchi” messi alla porta, sono un pericolo per gli equilibri dello spogliatoio? Per Giaretta, può essere. «Diciamo che cinque cambiamenti sono sempre un po’ rischiosi in questo periodo. Ma è proprio per questo che il club, la società, deve stare assolutamente vicino, con positività, alla squadra. Quando hai problemi, non devi aggiungere altri problemi. Devi solo cercare di creare positività nell’ambiente interno. Certo, con la giusta tensione, analizzando gli errori, però dando grande positività perché adesso Lecco diventa una piazza calda e il pallone può scottare tra i piedi dei ragazzi, domani sera. Immagino che i tifosi non siano affatto contenti, e quindi, bisogna stare attenti a non provocare troppa paura interna per questo. Secondo me il club adesso deve essere molto presente, vicino all’allenatore e ai giocatori, supportarli».

Crederci

Insomma, il messaggio di Giaretta è chiaro: anche se poi prenderà altre decisioni, magari sull’allenatore, finchè affida a Volpe la missione rinascita, la società ci deve credere: «Deve infondere positività, trasmettere messaggi, positivi perché adesso manca un po’ di fiducia. Chiaramente quando perdi tante partite o comunque ne hai vinta una negli ultimi dieci e ti viene a mancare la fiducia al di là degli aspetti tecnici, la società oggi più che mai deve essere davvero molto presente, importante, spendere le parole giuste». Altro che silenzio stampa, insomma: «Deve parlare, rinforzare l’ambiente, dare certezze, tenere insieme, fare da collante tra squadra, mister e pubblico. E poi il Novara non è certo imbattibile, non è che arriva il Real Madrid».

Nuovi arrivi

Intanto arriva anche Manuel Ferrini, classe 1998, a dare manforte al reparto arretrato menomato dall’assenza per infortunio di Matteo Battistini e dal recupero non ancora completo di Luca Marrone, oltre che dalla volontà di cedere sia Celjak che Lepore. Insieme al nuovo arrivato Manuel Martic un altro Manuel, questa volta italianissimo: Ferrini, nato a Rimini, è un difensore centrale di ruolo che viene dalla squadra di una vecchia conoscenza bluceleste, quell’Alberto Colombo che fu uno dei “monelli” di Cadregari in serie C1.

Ferrini, forse perché il Monopoli è primo in classifica e gode, dunque, di una difesa rodata e senza sbavature, non ha praticamente giocato in questo campionato. Un po’ per infortunio e poi per scelta tecnica. È rimasto spesso in panchina: non gioca da sette partite quando venne inserito da Colombo in Monopoli-Cerignola 1-1 per 14’ il 18 novembre 2024. Prima aveva giocato altri scampoli di partita: 5’ in Latina-Monopoli 0-1 il 31 ottobre e, prima ancora, l’8 e il14 settembre contro, rispettivamente, Foggia e Juventus Next Gen, per 27 e 56 minuti. Insomma, un giocatore che non ha di sicuro il ritmo partita e in questa stagione non è riuscito a mettersi in luce. Ma, probabilmente, con Martic, Stanga, Polito, Marrone e Battistini a disposizione, mister Volpe intende trovare la quadra dietro provando più soluzioni alternative.

Il trio Polito-Martic-Stanga sabato scorso non ha certo ben impressionato, ma si attende davvero il rientro di Marrone e Battistini, magari per domani sera, prima di stracciarsi le vesti Intanto voci di mercato più che riguardare i giocatori dati in uscita (Celjak, Lepore, Rocco, Dore), riguardano Leon Sipos e Marwane Kritta che avrebbero delle richieste da pari categoria ma, per Kritta, anche dalla serie B. Per ora il Lecco, però, non pare orientato a cederli.

Confermata, invece, per il match di domani sera alle 20.30 contro il Novara, la Promo Giovani che era stata varata contro il Trento: tutti i ragazzi nati dal 2000 al 2018 avranno la possibilità di acquistare un biglietto nel settore distinti al prezzo in promozione di € 10. L’ingresso allo stadio sarà gratuito per i bambini fino a 6 anni (nati dal 2019 o anni seguenti) e per i portatori di handicap (salvo limiti di posti).

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