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Martedì 21 Gennaio 2025
Calcio Lecco, Francesco Aliberti:
«La rosa sta cambiando, ora c’è ottimismo
nello spogliatoio e voglia di riscatto»
Intervista al vicepresidente bluceleste per commentare un mercato che ha portato ad un radicale cambiamento: «Evidentemente qualcuno dei veterani ha deluso e non continuerà con noi. Stiamo prendendo tutti ragazzi di prospettiva, under 30»
Il Lecco cambia squadra. Se non è un’epurazione poco ci manca. Il vicepresidente Francesco Aliberti spiega, come aveva preannunciato, che intende cambiare tanto. Segno che si è sbagliato tanto? Non secondo Aliberti che difende ancora e sempre il suo direttore sportivo Antonio Minadeo. «La questione è semplice: la nostra non è una proprietà che ha dato a Minadeo carta bianca e se ne va alle Maldive. Dietro ogni operazione fatta ce ne sono dieci che sono saltate, ma tutte sono state valutate insieme. Per questo se ci sono colpe nella scelta della rosa, sono condivise con tutti e non addebitabili a uno in particolare».
Ma il 10 in pagella che era stato dato a Minadeo dal presidente Aniello? Francesco Aliberti non ritratta: «Era una battuta, quella di mio padre intesa a sottolineare come Minadeo stia lavorando tanto, bene, di concerto con la società e onestamente. Da noi i procuratori non ottengono nulla né comandano, tanto per parlarci chiaro. In questo senso merita dieci. Su quel che poi non è funzionato fino ad ora, sicuramente la decisione che abbiamo preso a giugno, avendo una rosa che aveva vinto la serie C e un gruppo consolidato, l’avrebbe presa chiunque. Il ragionamento era tenere quell’ossatura, inserendo giovani come Zuberek, Dore, Kritta… Un gruppo solido che ha fatto quasi mille partite in C e i giovani, ci sembrava adatto a fare un campionato da play-off, pur con tutte le scorie della retrocessione dalla B».
Insomma, un errore di valutazione che avrebbe commesso chiunque, per il vicepresidente bluceleste. «Tra l’altro avevamo da affrontare anche tantissimi problemi gestionali, amministrativi e via dicendo. Ma è evidente che qualcuno dei veterani ha deluso e non continuerà con noi. Stiamo prendendo tutti ragazzi di prospettiva, under 30, il più vecchio è Martic che ne ha 29. Ringiovanire la squadra è un dovere perché spesso in serie C chi corre di più vince. Mettere Billong contro Vlahovic è stato un confronto impari. Poi certo: alcuni giocatori sono stati tenuti da Baldini e abbiamo rispettato la sua scelta. Ma il mix era condiviso da noi».
C’è il tempo di cambiare così tanto? In B la rivoluzione di gennaio ha distrutto la squadra: «Siamo in un brutto periodo anche se non ancora tragico – ammette il vicepresidente bluceleste -. Ma quel che ho percepito è che per uscirne bisogna cambiare. Nei nuovi ho percepito voglia di rifarsi: sono tutti giocatori ottimi per la C, che hanno giocato poco è vero, alcuni per scelte tecniche che non comprendo, altri per motivi differenti. Però tutti sono molto motivati. Alcuni in prestito con diritto di riscatto e altri con contratti definitivi. La voglia di dare tutto, deve essere la prerogativa di tutti i nuovi. È successo con il Novara. E ci sono nuove gerarchie che mister Volpe deve gestire».
Quali i fuori rosa? Aliberti non si fa pregare: «Zuberek, Dore, Lepore, Celjak, Mangni, Rocco e Louakima. Beghetto sta facendo le pratiche per andare a Vicenza ma ha chiesto lui di andare via». E Fallou Sene attaccante 2004 dal Frosinone, di proprietà Fiorentina? «E’ già con noi. Manca solo la firma».
Ma c’è ottimismo nelle parole di Francesco Aliberti: «Per me è cambiata aria nello spogliatoio. Prima c’era troppo pessimismo, negatività. Ora c’è solo voglia di riscatto, di rifarsi. Non sarà semplice, né facile, ma stiamo parlando di un qualcosa di fattibile. In estate smantellare una rosa di 25 giocatori già fatta con contratti in essere, non era possibile. Ora a gennaio abbiamo potuto operare sul mercato. E avevo detto che se fosse stato necessario avrei preso dieci nuovi. E lo sto facendo: siamo a sette con Sene. Ma arriverà il sostituto di Beghetto, e probabilmente almeno un altro attaccante».
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