Calcio Lecco, la fidejussione da 350mila euro sarebbe stata istruita

Il patron Di Nunno avrebbe dato il via libera, ma il condizionale è d’obbligo

Dovremmo esserci. La pratica per il versamento della fidejussione da 350mila euro necessaria (punto B delle regole di ammissione al campionato di Lega Pro 2024), sarebbe stata istruita.

Il condizionale è d’obbligo perché le bocche, in Calcio Lecco, sono tutte super cucite. Il via libera sarebbe stato dato dal patron Di Nunno negli ultimi giorni e, dunque, ora la palla passa alla velocità dei suoi collaboratori e degli istituti di credito o assicurativi coinvolti. Ma il peggio dovrebbe essere alle spalle.

Prestare tale fidejussione, però, non è semplicemente mettere sul tavolo della Lega 350mila euro. Le regole parlano chiaro: bisogna “depositare, presso la Lega Pro, l’originale della garanzia a favore della medesima Lega, da fornirsi esclusivamente attraverso fideiussione a prima richiesta dell’importo di euro 350.000,00, rilasciata da: banche che figurino nell’albo delle banche tenuto dalla Banca d’Italia; società assicurative che: siano iscritte nell’albo Ivass; b2) siano autorizzate all’esercizio del ramo 15 (cauzioni)”. E via via la Lega esplicita una serie di condizioni che istituti di credito o assicurativi devono possedere per poter stipulare con loro quello che è un vero e proprio contratto.

I consulenti di diritto sportivo che abbiamo contattato, e che conoscono la questione Lecco, sulla questione sono stati sufficientemente confortanti, anche perché sanno che, quest’estate, la fidejussione di 800mila euro necessaria all’iscrizione in B venne fatta dal Lecco nel giro di 24 ore. “Non desta grande preoccupazione il fatto che si sia istruita la pratica solo negli ultimi giorni. L’importante è avere fatto la pratica con una banca o un’assicurazione di primo piano, sicura e conosciuta, come sicuramente è stato fatto”.

I consulenti, che preferiscono, per motivi professionali, rimanere nell’anonimato, spiegano: “Fondamentalmente la fidejussione è un contratto tra il soggetto e un istituto bancario o una compagnia assicurativa che abbiano, come detto, determinate caratteristiche. Tecnicamente è un contratto dove c’è l’istituto di credito, un garante, un fidejussore, che compilano un modello già predisposto dalla Figc stessa, in cui l’istituto di credito si fa garante per un debito altrui, quello della Calcio Lecco. La garanzia viene fatta sia per eventuali crediti che potrebbero essere vantati da tesserati ma anche per crediti che potrebbero eventualmente essere richiesti da parte della Figc o della Lega. Il punto è questo: l’istruttoria è abbastanza semplice anche perché il modello è già preparato dalla lega. Ma se devo garantire 350mila euro ho bisogno di garanzie. Il Lecco, in sé per sé, non possiede grandi garanzie (lo stadio non è suo, i beni mobili sono poca cosa, ecc. n.d.r.), e dunque queste garanzie vengono chieste ai soci che, a loro volta, dovranno dare garanzie per conto del Lecco”.

Lo schema è semplice: “Tutti i soci (in questo caso Paolo Di Nunno, n.d.r.), si impegnano verso la banca. Oppure, cosa più probabile, si fa una fidejussione assicurativa dietro il pagamento di un premio di assicurazione. Se devo garantire 350mila euro di solito mi viene chiesto un 10-12 per cento di questo valore e la compagnia presta fidejussione per conto mio e della società che rappresento in questo caso. Certo chiederanno tutte le carte, il bilancio, le semestrali e via dicendo… Ma è normale. E se mi affido a banche, o assicurazioni, che già lavorano con me, i tempi sono solitamente molto rapidi”.

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