Calcio Lecco: esonerato mister Gennaro Volpe

Dopo la sconfitta ad Arzignano, la società bluceleste ha sollevato dall’incarico, oltre all’allenatore, anche il vice allenatore Massimiliano Bongiorni e il preparatore atletico Edoardo Colla. Tra i nomi sondati per il successore di Volpe ci sarebbe quello dell’ex Legnago Massimo Donati, con una lunga carriera da calciatore in Serie A, e di Francesco Baldini, esonerato a ottobre e ancora sotto contratto

Mister Gennaro Volpe esonerato. La notizia è arrivata dalla società Calcio Lecco 1912 con un nota nella quale si legge: «Si comunica di aver sollevato Gennaro Volpe dall’incarico di capo allenatore della Prima Squadra maschile. Contestualmente, sono stati sollevati dall’incarico anche il vice-allenatore Massimiliano Bongiorni e il preparatore atletico Edoardo Colla. La società ringrazia mister Volpe e i due membri del suo staff per la professionalità dimostrata e augura loro il meglio per il futuro personale e professionale».

Sul rendimento di Gennaro Volpe alla guida del Lecco non c’è molto da dire. In quattordici partite ha collezionato due vittorie, cinque pareggi e ben sette sconfitte. Alcune delle quali davvero pesanti. Se quella di Arzignano può essere annoverata tra quelle anche sfortunate, o ingiuste, quella con l’Atalanta U23 per 5 a 2 è stata davvero pesante. Ma pesantissima e quasi senza giustificazioni è il 4 a 0 rimediato contro il Lumezzane. Brutta, per come è venuta, senza gioco, quella di Gorgonzola contro la Giana Erminio. Paradossalmente le due sconfitte “migliori” sono state quelle contro il Vicenza (ingiusta), per 1 a 0 al Menti, e contro il Padova (seppur per 3 a 0), al Rigamonti-Ceppi.

E le due vittorie? Una non si può dare gran merito a Gennaro Volpe: l’1 a 0 contro l’Alcione innanzitutto non lo vide in panchina perché squalificato. Al suo posto andò Bongiorni, il suo fedele vice. E il 5 a 1 contro il Caldiero fu molto più “strano” di quanto il risultato finale non dica. Dopo il pareggio del Caldiero, su rigore, infatti, seguirono venti minuti di confusione risolti dal gol di Sipos al 65° che diede la stura alla goleada. Ma chi seguì quella gara in diretta può ben dire che su un risultato del genere, fino a tre quarti di partita, nessuno ci avrebbe scommesso un euro.

I pareggi infine: a partire dall’ultimo a Trieste. Tutto sommato giusto, ma comunque fortunoso perché ottenuto in piena zona Cesarini. Molto più “stretto” al Lecco, che avrebbe meritato i tre punti, l’1 a 1 contro il Novara. Con il gol del pari piemontese viziato da un fallo in inizio di azione. Stretto anche l’1 a 1 contro la Clodiense: il Lecco vinceva fino al 94° quando Ilari, con la complicità arbitrale, si è inventato un rigore improvvido. Sostanzialmente giusto anche se più stretto per i celeste blu dell’Albinoleffe, lo zero a zero di Zingonia mentre l’1 a 1 contro la Virtus Verona è stato un pari corretto ma la traversa colta dai veronesi nella ripresa balla ancora oggi.

Insomma undici punti che avrebbero potuto, con più fortuna, diventare quindici, al massimo sedici, non di più. Ovvero al limite della media salvezza. Invece la media è pesantemente da retrocessione, per queste 14 gare: 0,79 punti di media a partita. Troppo pochi per pensare che Volpe abbia inciso positivamente sulla squadra.

Gli infortuni? Non sono un alibi, è vero, ma non possono essere neanche una giustificazione: di sicuro sono stati un fattore di grande stress per la guida tecnica e per la gestione del gruppo, ma l’impressione, pur in undici contati, è che non ci sia mai stata la svolta caratteriale. Possono esserci solo undici giocatori, magari male in arnese tecnicamente, ma convinti di dover vincere o morire. Invece l’impressione che ha sempre dato il Lecco di Volpe è quello di una squadra titubante, spaventata, incerta, senza sicurezze.

Intanto è altamente improbabile l’ufficialità del nuovo allenatore in giornata. Tra i nomi sondati per il successore di Volpe ci sarebbe quello dell’ex Legnago Massimo Donati, con una lunga carriera da calciatore in Serie A, e di Francesco Baldini, esonerato a ottobre e ancora sotto contratto.

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