Allenamenti e settore giovanile del Lecco:
ipotesi “De Coubertin” di Oggiono

La struttura in disuso potrebbe tornare utile al club bluceleste durante la stagione

«Il centro sportivo “De Coubertin” di Oggiono è un’ipotesi interessante: non solo per tutto il nostro settore giovanile, che ha bisogno di spazio, ma anche per gli allenamenti della prima squadra»: mister Foschi accende i riflettori sull’impianto appena fuori Lecco, salito alla ribalta mondiale quando ospitò gli allenamenti per Italia 90 della Germania.

Fu tempio della “magica” Oggiono, poi Asd Nibionnoggiono che proprio lì avrebbe dovuto disputare la D, invece il sogno finì con la cessione dei diritti sportivi al Sangiuliano e i cancelli sprangati. «Alla città - insorge l’ex assessore allo Sport di Oggiono, Alessandro Negri - questo non è mai andato giù; ora, per fortuna, si presenta l’opportunità di una società come il Lecco, con la serie B in tasca, che manifesta interesse per Oggiono con tutto il beneficio, anche per i nostri ragazzi, che ciò può comportare. Se il Comune di Oggiono non si siede a questo tavolo, con chi altri dovrebbe farlo?».

«Meritevole d’approfondimento»

Il sindaco, Chiara Narciso, apre la porta: «Abbiamo sempre detto che l’interesse pubblico è dato dalla pluralità degli utilizzi, tra loro compatibili, per dare alla collettività le risposte più ampie: così facciamo in ambito culturale e così la pensiamo in campo sportivo. Oggi il centro è in uso all’Asd Oggiono Rugby, ma fino al 30 settembre; c’è poi un project financing in itinere, ma per il quale nulla è ancora definito. A prima vista, le esigenze di utilizzo ci paiono tutte compatibili e meritevoli di essere approfondite. Se il Lecco è interessato, noi siamo disponibili a parlarne».

Conferma il consigliere delegato allo sport di Oggiono, Claudio Castelli: «Siamo anzitutto entusiasti dell’impresa del Lecco. Quanto al nostro centro, l’unica cosa certa è l’affidamento temporaneo al Rugby Oggiono: la procedura per giungere alla riqualificazione entra in gioco dopo».

L’idea già fa brillare gli occhi al di là del ponte e suscita l’incitamento persino dell’opposizione: «Il “De Coubertin” di Oggiono può diventare per il Lecco ciò che Milanello e Appiano Gentile sono per Milan e Inter - così Filippo Boscagli, capogruppo in Consiglio comunale di Fdi -. Al Lecco stiamo tutti cercando di dare strutture d’eccellenza e il Bione non sta in piedi; storicamente il “De Coubertin” è vocato per il calcio e, tra gli anni 90 e il 2000, era un capolavoro del territorio: era il passo prima del Rigamonti e tale deve tornare, per il livello potenzialmente tuttora molto superiore al Bione e per certi versi allo stadio stesso».

«Volano del territorio»

«L’idea di avere una struttura collegata a Lecco, che oggi altrimenti non esiste, è magnifica e - rimarca Boscagli - è un’opportunità di cui la politica deve farsi carico anche per i significati economici, di rilancio e volano del territorio, strutturali, sociali e di promozione dello sport tra i giovani».

Da Oggiono, fa eco Negri: «L’impianto di Oggiono è circondato da 10mila metri quadrati di aree vincolate per finalità sportive. Altri progetti che prospettino la riqualificazione e il rilancio che può dare il Lecco Calcio, salvaguardando lo sport del territorio, non ne vediamo».

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