Al Rigamonti Ceppi arriva la sorpresa Alcione per la prima di Volpe
(che però non sarà in panchina)

Appuntamento alle 18.30 per il Lecco reduce dal cambio di allenatore. La squadra milanese avversaria è per ora la rivelazione dei tre gironi di C, in virtù soprattutto dell’escalation di risultati fra la sesta e l’undicesima giornata con ben sei successi filati, di cui tre esterni

Alle 18.30 lo stadio Rigamonti Ceppi ospiterà la sfida tra Lecco ed Alcione. Il nuovo allenatore del club cittadino, operativo da ieri al posto dell’esonerato mister Baldini, non può certo aver rivoluzionato il Lecco. Ha potuto conoscere e allenare i ragazzi ieri alle 17 ma con tutta probabilità non sconvolgerà l’ultimo assetto messo in campo a Salò. Guarderà solo a chi gli pare stare meglio da un punto di vista fisico e mentale. Probabile che confermi il 4-3-1-2 di Baldini con un pizzico di concretezza in più, ovvero Kritta al posto di Beghetto e Ilari trequartista al posto di Di Gesù. Se non altro per dare più gamba e più testa rispettivamente a difesa e centrocampoattacco. Gli altri protagonisti sono più o meno scontati: da Furlan in porta fino alla linea difensiva costituita da Lepore, Celjak, Battistini e Kritta appunto. A centrocampo dovrebbe tornare Galli con Frigerio a destra e Ionita a sinistra. E davanti Galeandro e Sipos potrebbero essere imbeccati da Ilari.

Insomma, la formazione più logica in attesa di vedere se Volpe potrà schierare presto il suo 3-4-1-2 che altri non è che un 3-5-2 di foschiana memoria solo più offensivo. Il problema di Volpe è che non ha cinque o sei centrali tra i quali scegliere: Billong è in ritardo e Marrone out fino alla Primavera. Può invece contare solo su Celjak, Battistini e Stanga. E in tre per tre posti, il 3-5-2 non si può fare. Ce ne vorrebbero almeno altri due. Volpe peraltro oggi non sarà in panchina perchè deve ancora scontare una giornata di squalifica, eredità della sua ultima esperienza con l’Entella.

E l’avversaria di oggi? l calcio è strano forte. Dodici mesi fa, il Lecco era reduce dalla seconda vittoria consecutiva in serie B e rilanciava le proprie ambizioni salvezza mettendo in campo gente del calibro di Sersanti, Degli Innocenti, Buso, Novakovich. Nello stesso periodo, l’Alcione Milano – casacca orange, stadiolo milanese al limite dell’accettabile in serie D (oggi infatti gioca al “Breda” di Sesto) veleggiava in alta classifica ma, appunto, due serie sotto. In pochi davvero avrebbero immaginato che un anno dopo le due squadre si sarebbe incrociate in terza serie e che, soprattutto, i meneghini (al debutto nel calcio Pro) avrebbero avuto la bellezza di sette punti in più del Lecco. Eccolì lì, gli orange, a quota 22, frutto di 7 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte (14 reti fatte e 7 subite), terzo posto alle spalle di Padova 29 punti e Vicenza 24.

La realtà oggi parla della squadra di Giovanni Cusatis, classe 1967 (una vita da “secondo” dell’ex allenatore bluceleste Beppe Sannino fra Watford, Catania, Carpi, Levadiakos), come della squadra rivelazione dei tre gironi di C. In virtù soprattutto dell’escalation di risultati fra la sesta e l’undicesima giornata con ben sei successi filati, di cui tre esterni. Il rendimento fuori dalle mura del Breda è impressionante: in cinque gare, quattro successi con 9 reti fatte e 3 subite, dodici punti conquistati su quindici. Meglio in tutta la serie C ha fatto solo il Padova.

Giocate di prima, raddoppi costanti, corsa e uomini in condizione top sono gli ingredienti di una squadra che si è permessa anche di perdere per diverse gare l’estro di Mario Piccinocchi (ex Milan, Lugano e Ascoli in B), “metronomo” di mediana che però a Lecco (dove fu proposto nel gennaio del ’21, reduce da un brutto infortunio) potrebbe riconquistare la maglia da titolare. Per il resto: probabile modulo 4-3-1-2. Con una difesa rodata. Bacchin in porta, linea difensiva “a quattro” con (da destra) Chierichetti, Pirola, Stabile, Di Marco. Quest’ultimo, all’anagrafe Cristian (classe 2002) è il fratellino del più celebre Federico - anch’esso esterno sinistro - sta letteralmente esplodendo questa stagione. Poi la mediana, dove Cusatis potrebbe preferire appunto l’esperienza di Piccinocchi a Bertoni (come play) col lecchese Stefano Bonaiti (classe ’98; ex Como e Seregno) mezzala sinistra e Bagatti (o Bright) mezzo destro. Trequartista dietro le punte Invernizzi (in ballottaggio con Pio Loco), mentre davanti sicuro il capocannoniere Palombi (4 reti), con uno fra l’ex bluceleste Michele Marconi (2 reti) o Samele nel ruolo di centravanti.

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