Yacht da sogno in cantiere «Alto design e “refitting” per attrarre nuovi mercati»

Cranchi L’azienda presenta il Sessantasette 67 Corda e il Sessantadue 62 Da Piantedo due auspici: consolidare i fatturati e trovare più manodopera

Tabella di marcia serratissima in questi giorni per il Cantiere Nautico Cranchi SpA di Piantedo , eccellenza della nautica italiana che per la stagione nautica 2024-2025 è presente ai grandi Saloni nautici internazionali di settembre a Cannes, Genova, Monaco e Friedrichshafen.

Paola Cranchi «Siamo altamente industrializzati e tecnologici»

Due le anteprime mondiali di nuovi modelli presentati in questi giorni a Cannes 2024: il “Sessantasette 67 Corda” e il “Sessantadue 62”.

Punto di riferimento

Paola Cranchi, head of communications, sottolinea che Cranchi Yachts è un brand italiano solido che da sempre è sinonimo di eccellenza tecnologica nel mondo della nautica e prosegue la sua attività in modo indipendente dal 1970. «Gli Yachts Cranchi – afferma - sono il risultato di un processo produttivo altamente industrializzato e tutti quanti sono un punto di riferimento nelle rispettive categorie: flybridge, Hard Top, Corsa, Luxury Tender, sportcruiser e daycruiser».

Da sette anni la collaborazione con il top designer Christian Grande

L’imprenditrice ricorda che «la strategia della società di famiglia è sempre stata quella di continuare ad investire per crescere come fatto nelle stagioni passate e siamo molto determinati ad aumentare i nostri fatturati». Nel valutare l’andamento del mercato di settore Cranchi afferma che l’azienda sta «andando ben e, ma è meglio dirlo sottovoce ed attendiamo la fine del mese di settembre, quando tutti i Saloni si chiuderanno, per analizzare la situazione reale in merito all’andamento dei nostri mercati. A quel punto sapremo come sta effettivamente andando il mercato». Per la stagione 2024-2025 la scelta per l’azienda che oggi conta circa 200 dipendenti è quella di consolidare i fatturati (circa 90 milioni di euro) raggiunti in precedenza e ciò perché «abbiamo bisogno di manodopera, con relativi profili indicati nel nostro sito alla sezione “lavora con noi”. Manodopera alla quale dovremo poi trasferire le competenze tecniche per costruire le imbarcazioni e quindi questo non ci ha permette al momento di incremento del nostro fatturato.

Gli investimenti continui in ricerca e innovazione hanno permesso all’azienda straordinari rinnovamenti di gamma e ciò, aggiunge Cranchi, «ci ha permesso negli anni, di confermare e innalzare ulteriormente gli standard di sicurezza, comfort, qualità e design che hanno permesso ai nostri yacht di distinguersi nel mondo».

In tale ottica ha preso il via sette anni fa la collaborazione con Christian Grande, nome di punta dello yacht design internazionale, «una partnership che ha regalato agli appassionati di nautica e alla nostra rete di vendita dei modelli senza tempo: nuovi nelle linee, nei layout, nel decor e nel design. Una collaborazione da cui sono nati, oltre alle due anteprime citate, E 26 Classic & E 26 Rider, Cranchi Settantotto 78 e Cranchi Sessantasette 67.

Nel corso degli ultimi anni – conclude Cranchi - abbiamo inoltre aumentato il nostro pacchetto di servizi alla clientela inserendo nella nostra offerta anche un centro refitting già funzionante, ora al secondo anno, nel Tirreno. Siamo nel Golfo di Olbia ed offriamo un pacchetto di servizi per la cura dell’imbarcazione oltre al rimessaggio invernale, in aggiunta ad altri servizi a firma Cranchi. L’eccellenza insieme al rinnovamento hanno creato futuro per questa azienda. Un mix perfetto per riuscire ad attrarre nuovi mercati e nuovi clienti. Insieme a design e tecnologia, anno dopo anno – conclude l’imprenditrice - abbiamo riconquistato quote di mercato che erano poco attive e abbiamo creato nuovi mercati».

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