Resiste il franco forte, almeno nei prossimi mesi

Tendenze Cambio favorevole per la moneta svizzera secondo gli analisti Una forza che consente di livellare verso l’alto gli stipendi dei frontalieri

Il franco svizzero conserverà almeno nella prima parte del 2025 la propria forza sull’euro, contribuendo così a tenere livellati verso l’alto gli stipendi dei frontalieri. E mantenendo appetibile la spesa o lo shopping sul nostro lato del confine (nonostante la franchigia sugli acquisti dimezzata), ma nel contempo amplificando le preoccupazioni legate alla tenuta dell’export, con inevitabili ripercussioni, qualora questa situazione dovesse perdurare, anche sull’occupazione, Cantoni di confine inclusi.

Di sicuro, quella della moneta rossocrociata - sempre più a proprio agio nel ruolo di “bene rifugio” a fronte delle importanti tensioni internazionali in essere - è stata una cavalcata inarrestabile.

Il confronto

A inizio 2024, precisamente il 3 gennaio, 1.000 franchi equivalevano a 1.072,74 euro. Questo significa che uno stipendio medio di un nostro frontaliere pari a 4 mila franchi equivaleva a 4.290, 96 euro. Poi inevitabilmente il franco si è dovuto (ri)assestare verso il ribasso, anche a seguito delle prese di posizione forti (e di qualche polemica) della politica e di una parte delle Associazioni datoriali nei confronti della Banca nazionale svizzera.

Prova ne sia che lo scorso 5 aprile il franco svizzero ha toccato il punto più basso per quel che concerne il delicato e al tempo stesso frizzante rapporto nei confronti dell’euro. Il 5 aprile lo stipendio medio di 4 mila franchi citato poc’anzi equivaleva a 4084,56 euro. Ciò significa che con la sola fluttuazione del cambio, un frontaliere si è visto ridurre lo stipendio di ben 206,4 euro in soli tre mesi. E questo dà l’esatta dimensione di quanto instabile sia stata nell’anno in corso la moneta rossocrociata, che - come anticipato - ha messo in serio pericolo la tenuta di diverse aziende, alcune delle quali hanno inevitabilmente dovuto annunciare tagli al personale. Il picco per l’anno in corso è stato toccato dal franco svizzero lo scorso 5 agosto, con 1.000 franchi che equivalevano a 1.074,81 euro. Un dato quest’ultimo che ha letteralmente frantumato un altro dato, quello relativo al 15 gennaio 2015, giorno in cui la Banca nazionale svizzera aveva annunciato l’abolizione del tasso di cambio tra franco ed euro ad 1,20 franchi. Per dare un termine di paragone facilmente riconoscibile, il 5 agosto lo stipendio da 4mila franchi preso come esempio poc’anzi equivaleva a a 4.299,24 euro, il che significa ben 214,68 euro in più rispetto al dato d’inizio aprile.

Taglio dei tassi

Per tornare alla stretta attualità, a inizio dicembre la Banca nazionale svizzera ha deciso di tagliare il suo tasso chiave di politica monetaria di 50 punti base, portandolo allo 0,5%. Una decisione che ha rallentato, ma solo in parte la corsa della moneta rossocrociata. Anche per questo motivo analisti ed addetti ai lavori hanno fatto notare come gli svizzeri beneficeranno almeno per la prima parte del nuovo anno, di tassi di cambio favorevole per acquisti e viaggi all’estero. Tutto questo senza dimenticare gli stipendi dei nostri frontalieri, che continueranno a essere robusti.

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