Calcio, la vittoria del Sondrio non solo in campo ma anche nella generosità

L’incasso dei biglietti venduti domenica per la partita contro il Fanfulla, terminata con la vittoria, è stato devoluto a Cancro Primo Aiuto e Asst Valtellina e Alto Lario per l’acquisto di un mammografo 3D per l’ospedale di Sondrio

Sondrio

Domenica il Sondrio ha vinto non solo sul campo, sconfiggendo il Fanfulla con il punteggio di 3-0 e facendo un importante passo avanti verso la salvezza nel girone B del campionato di serie D, ma anche sugli spalti grazie alla generosità dei suoi tifosi più caldi e di tutto il pubblico accorso alla Castellina per sostenere non solo i ragazzi di mister Marco Amelia, ma anche il progetto benefico con il quale la società del presidente Michele Rigamonti affianca Cancro Primo Aiuto e Asst Valtellina e Alto Lario.

L’incasso di duemila euro, di cui ben 700 raccolti in prevendita anche grazie all’impegno dei tifosi del Grupp Sasela e dei Boys Sondrio, è stato infatti devoluto e contribuirà all’acquisto di un mammografo 3D di ultima generazione che verrà donato all’ospedale di Sondrio e migliorerà l’efficacia degli screening per la prevenzione del tumore al seno.

«Il bilancio è estremamente positivo - ha commentato il presidente del Sondrio Michele Rigamonti -: il ringraziamento va a chi è venuto allo stadio, ma anche a chi ha comprato il biglietto e poi non è venuto allo stadio. Grazie anche a Grupp Sasela e Boys Sondrio che si sono impegnati a vendere questi biglietti e aggiungo anche che la società aggiungerà altri tremila euro per arrivare così a cinquemila euro da devolvere per l’acquisto di un macchinario davvero importante per la nostra provincia».

Quella andata in scena domenica non è l’unica iniziativa a sfondo sociale in cui il Sondrio è stato coinvolto in quest’ultimo periodo, confermando la sua grande attenzione al territorio dell’intera provincia non soltanto dal punto di vista sportivo. «Abbiamo appena concluso il progetto con il carcere di Sondrio - ha proseguito il presidente Rigamonti – donando alcune tute per i ragazzi e dando loro una prospettiva di un futuro, visto che quando usciranno saranno aperte le porte del nostro centro sportivo. Abbiamo poi in atto un progetto inclusivo con il Comune di Albosaggia e la Fondazione SpaH e altri soggetti nell’ambito del sociale portando i ragazzi allo stadio e il progetto con l’opera salesiana in tutto il mondo. Siamo molto legati al sociale perché credo che sport e sociale vadano avanti molto bene insieme».

Se il Sondrio riesce ad aiutare è però merito anche del sostegno che riceve a sua volta anche da altre realtà del territorio: «Ringrazio chi ci aiuta, innanzitutto gli sponsor - ha confermato il presidente Rigamonti - perchè queste iniziative sono possibili anche grazie a loro, e grazie alle persone, grazie ai volontari grazie a tutti quelli che ci sono, visto che quando si lavora per il sociale si lavora tutti insieme. Dunque grazie di cuore».

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