Calcio Sondrio, il duro sfogo di Amelia: «Basta, alcuni cambino atteggiamento»

Mister Marco Amelia è deluso e non ha gradito l’atteggiamento in campo di alcuni dei suoi giocatori durante il match di ieri contro la Pro Sesto. La partita si è conclusa con un pareggio, ma il mister pretende una netta svolta

E’ un Amelia deluso e molto duro nei confronti di alcuni suoi giocatori quello che commenta l’1-1 di ieri pomeriggio alla Castellina contro la Pro Sesto. Il tecnico del Sondrio, infatti, non ha gradito l’atteggiamento in campo di alcuni dei suoi ragazzi e pretende una netta svolta se, per l’appunto, coloro sotto accusa, vorranno trovare ancora spazio nella formazione da lui schierata.

«C’è tanto da lavorare e soprattutto c’è tanto da capire sul come questa squadra deve arrivare all’obiettivo della salvezza: lavorando, facendo le cose fatte bene e, se possibile, visto che sono l’allenatore, facendo quello che chiedo - ha commentato duramente Amelia nell’immediato post partita -. Non mi sento un fenomeno come allenatore, ma neanche uno scemo e se qualcuno pensa di far le cose da solo non ha capito che il mio obiettivo è salvarmi e non mi interessa di nessun singolo giocatore di questa squadra. A me interessa il gruppo e il fatto che i ragazzi facciano quello che viene chiesto, visto che perdiamo ore e ore a studiare gli avversari, a cercare di capire come vincere le partite. A volte lo facciamo anche, a volte qualcuno si “annebbia” e non ci arriva, non capisce che il calcio è molto più facile di quello che uno pensa».

In particolare, mister Amelia sembra non aver gradito il fatto che alcuni dei suoi ieri e da qualche giorno, pensino più a sé stessi in campo piuttosto che al bene del gruppo e non mettano in pratica quanto preparato. «Soprattutto, qualcuno deve capire qui dentro che non ci sono primedonne e se il primo che dà l’esempio è Busto, che è il capitano, un ragazzo di un’umiltà incredibile, che si fa “il mazzo”, che aiuta tutti, che nonostante tutto fa anche oltre quello che gli spetta, altri devono capire che bisogna cambiare la mentalità, altrimenti chiedono al direttore di fare loro gli allenatori e decidono loro - ha tuonato ancora Amelia -. Se non fanno quello che chiedo è giusto che io faccia giocare altri. Questa è la realtà».

Ecco, dunque che serve cambiare passo e mentalità per arrivare alla salvezza. «Io sono molto deluso oggi, deluso del risultato, del pari: poi è venuto bene, perché potevamo perderla, alla fine si era messa veramente male, però sono veramente deluso di alcuni atteggiamenti che non mi piacciono, che non sono soltanto di oggi, ma vengono da qualche giorno e bisogna alzare la voce, altrimenti si va verso una direzione difficile - così ancora il tecnico biancazzurro -. Siamo alla terza di ritorno, le altre squadre si danno da fare e anche tutti noi dobbiamo darci da fare: chi si dà da fare va in campo, chi non lo fa sta fuori».

Proprio queste considerazioni “di spogliatoio” mettono in secondo piano la prestazione complessiva della squadra, anche più che discreta, specie nella ripresa, che non ha però fruttato una vittoria che manca da otto partite e, in casa, dallo scorso 10 novembre. «Abbiamo creato, ma anche rischiato, perché poi quando non eravamo messi bene dietro è stato bravo Nico Rodriguez a parare in un’azione di contropiede. Abbiamo subito gol su un infortunio di Gonzalo Escudero, però abbiamo creato tante occasioni - così mister Amelia ha analizzato la gara -. Potevamo fare sicuramente meglio nella prima parte di gara e, se posso vedere un lato positivo del risultato, questa è la terza partita del girone di ritorno e abbiamo un punto in più rispetto all’andata proprio nelle prime tre partite. Solo questo è il positivo».

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